Giardini della Basilica di Santa Chiara sommersi di rifiuti sotto lo sguardo perplesso dei turisti

Bottiglie, lattine e ogni genere di rifiuto deturpano uno dei complessi monumentali più importanti della città. Il consigliere della seconda municipalità Pino de Stasio accusa: «raccolta a singhiozzo da parte di Asia»

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Il sindaco de Magistris ha più volte ribadito che a Napoli non c’è emergenza rifiuti. A giudicare da quanto si può vedere nei giardinetti della Basilica di Santa Chiara le rassicurazioni non sono sufficienti. Se le strade e le piazze principali risultano essere in condizioni decenti il problema delle stradine secondarie e delle piazzette situate nelle zone popolari c’è ed è reale.

Non solo le strade e le piazze risentono dei problemi che derivano dai rallentamenti nella raccolta dei rifiuti. La Basilica di Santa Chiara, uno dei principali complessi architettonici della città, si presenta in condizioni pietose. Negli scorsi giorni un intervento di manutenzione straordinaria si è reso necessario per rimuovere le piante e gli arbusti che crescevano sul campanile della Basilica. Oggi si assiste invece al curioso spettacolo di una piazza tenuta in discrete condizioni e i giardinetti che costeggiano la Basilica vengono lasciati nell’incuria totale.

Bottiglie di vetro, lattine e ogni genere di rifiuto hanno ormai colonizzato la piccola area verde costituendo un pericolo per l’incolumità delle persone oltre che un indegno spettacolo per una zona a vocazione turistica. «Asia dovrebbe cominciare un programma di raccolta straordinario – ha dichiarato il consigliere della seconda municipalità Pino de Stasio – perché questi giardinetti sono ridotti in condizioni precarie. Questo – spiega de Stasio – fa parte dell’inciviltà delle persone ma è imperativo intervenire perché il problema è abbastanza serio nel centro storico, specie nelle aree verdi».