Categories: Cultura

Il 18 febbraio apre il Museo Archeologico Etrusco “De Feis” a Napoli

Grazie al lavoro di intermediazione tra Napoli e la Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali della Regione Toscana del Padre Provinciale dei Barnabiti di Napoli, Pasquale Riillo, il 18 febbraio prossimo alle ore 17 verrà inaugurato il primo museo campano sulla cultura etrusca e sulla dominazione di questa in Campania. Il Museo Archeologico Etrusco “De Feis” verrà gestito dal Collegio Francesco Denza e avrà sede nell’allestimento curato dalla dottoressa Fiorenza Grasso in via Coroglio 9 (Posillipo – Bagnoli).

Il 18 febbraio apre il primo Museo Archeologico Etrusco a Napoli in via Coroglio 9

Pasquale Riillo ha inaugurato il progetto sulla base di un già storica e convalidata esperienza archeologica, quella che tra il 1869 e il 1882 condusse il Padre Barnabita Leopoldo De Feis a fondare il primo museo didattico del Collegio Fiorentino “Alle Querce” con le più importanti collezioni private sull’arte e la cultura etrusca. Il museo didattico raccoglieva 800 reperti, appartenenti all’arco temporale compreso tra l’Età del Bronzo e quella Imperiale Severiana. Per quanto nel 2003 la collezione fu stimata di “eccezionale interesse” dalla Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali della Regione Toscana, a partire dal 2005, per tagli ai fondi, il Collegio “Alle Querce” è stato chiuso, mentre la collezione è stata stipata nei depositi di Villa San Paolo, unica sede barnabita rimasta a Firenze.

Come i Barnabiti hanno inaugurato il progetto

Dal 2014, con il suo trasferimento a Napoli, il Padre Provinciale dei Barnabiti ha cercato di valorizzare questo eccezionale patrimonio rendendolo disponibile nuovamente al pubblico in un museo stabile. La prossima apertura del Museo Archeologico Etrusco “De Feis” di Napoli è il risultato concreto di questo intento, soprattutto in un contesto storico e culturale quale è la Campania a cui è legato il più antico insediamento etrusco di Caudium.

L’antica Caudium etrusca fu la più antica e vasta realtà etrusca campana, nell’area beneventana di Montesarchio. L’Etruria, secondo Strabone, si estendeva sino al salernitano Agro Picentino, dove nacquero le città di Nola, Nocera, Ercolano, Pompei, Marcina, Velcha, Velsu, Irnthi, Uri Hyria, Capua, tra cui quest’ultima era quella egemone. Nell’esposizione archeologica napoletana sono presenti 47 ceramiche campane, che nel 1875 sono state donate dalla famiglia nobile dei d’Avalos ai Barnabiti, reperti del VI secolo a. C. recuperati a Orvieto in Umbria, iscrizioni funerarie ed epigrafiche, bolli laterizi di epoca romana, ex voto in terracotta laziali, manufatti originari della Magna Grecia, Della Grecia e della Libia.

This post was published on %s = human-readable time difference

Redazione Desk

Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Road Tv Italia. La web tv libera, indipendente, fatta dalla gente e con la gente.

Recent Posts

Sospensione fornitura idrica in alcune zone di Bagnoli lunedì 18 novembre

A seguito di lavori di efficientamento della rete idrica cittadina saranno eseguiti lavori non rinviabili…

5 ore ago

Inaugurato un centro di ascolto per donne in difficoltà

Taglio del nastro per il Centro d' ascolto dedicato alle donne in difficoltà nei locali…

5 ore ago

Dal terremoto al G8, torna a Napoli ‘Il Sabato della fotografia’

Riparte oggi a Napoli, nella sala Assoli, in vico Lungo Teatro Nuovo, "Il sabato della…

5 ore ago

Furgone confiscato a clan donato dai finanzieri alla Croce Rossa

Figura anche un Fiat Doblò confiscato alla criminalità organizzata tra i beni che la Guardia…

6 ore ago

Caivano, pubblicate le graduatorie per l’assunzione di nuovo personale

Sono state pubblicate le graduatorie per 4 dei 5 profili del concorso indetto dalla Commissione Ripam per…

1 giorno ago

“Una piazza per la lettura”: una grande iniziativa per sostenere la cultura a Giugliano

Il 15 e 16 novembre la città di Giugliano (Na) sorride alla cultura per tutti…

1 giorno ago