Giancarlo Siani fu ucciso a Napoli, la sera del 23 settembre 1985, sotto casa, nel quartiere residenziale del Vomero.
Oggi ricorre il 34esimo anniversario dell’omicidio di Giancarlo Siani, il giovane cronista del Mattino ucciso dalla camorra. Ed in sua memoria nasce la Fondazione ‘Giancarlo Siani’, dedicata alle vittime innocenti della criminalita’ organizzata, ed al museo Pan di Napoli, inoltre, al giornalista sara’ dedicata anche una sala della memoria. Siani fu ucciso a Napoli, la sera del 23 settembre 1985, sotto casa, nel quartiere residenziale del Vomero. Aveva compiuto 26 anni il 19 settembre, pochi giorni prima.
Dopo avere lasciato la redazione del quotidiano napoletano, si stava dirigendo verso la sua abitazione in via Romanelli con l’intenzione di recarsi poi ad un concerto di Vasco Rossi in programma per quella sera allo stadio San Paolo. I killer della Camorra lo intercettarono sotto casa e lo uccisero per fermare il lavoro che stava portando avanti sulle attivita’ delle cosche campane.
Sei le persone condannate per l’omicidio
L’uccisione di Siani, per la quale sono state condannate in via definitiva sei persone tra mandanti ed esecutori, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, sarebbe stata decisa dalla Camorra in seguito alla pubblicazione di articoli in cui il giornalista aveva smascherato scontri e alleanze tra clan, rivelando inoltre alcuni tradimenti al codice d’onore camorristico. Sulla sua tragica fine il regista Marco Risi ha girato nel 2009 un film.