A 37 anni dall’omicidio di Pippo Fava, giornalista ucciso dalla mafia

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Con le sue inchieste, Fava riuscì a disvelare oscuri intrecci politico-mafiosi pagando con la vita il suo impegno al servizio dell’opinione pubblica

Ricorre domani il 37esimo anniversario dell’omicidio di Giuseppe Fava. Il cronista e scrittore, fondatore del mensile “I Siciliani“, fu assassinato dalla mafia la sera del 5 gennaio 1984, davanti all’ingresso del teatro Stabile di Catania. Con le sue inchieste, Fava riusci’ a disvelare oscuri intrecci politico-mafiosi, denunciando con coraggio il malaffare, e pagando con la vita il suo impegno al servizio dell’opinione pubblica. Per il delitto sono stati condannati in via definitiva all’ergastolo il capomafia catanese Benedetto Santapaola e l’esponente dello stesso clan Aldo Ercolano. Nella ricorrenza dell’anniversario, la Fondazione Giuseppe Fava, viste le oggettive difficolta’ legate all’emergenza Covid, che limita o vieta gli spostamenti e l’organizzazione di eventi in presenza, ha deciso di rinviare l’assegnazione e la consegna del Premio Giornalistico Nazionale 2021 a data da destinarsi.

Sperando in un graduale ritorno alla normalita’, la Fondazione comunichera’ prossimamente la data e il nominativo o i nominativi dei premiati. Per le stesse ragioni, non verra’ svolto il consueto presidio sotto la lapide in via Giuseppe Fava, a Catania. Tuttavia, l’esercizio della memoria non si ferma. Domani, infatti, la Fondazione organizzera’ due eventi online sulla propria pagina Facebook. Dalle prime ore della giornata, si svolgera’ un presidio virtuale, in collaborazione con WikiMafia, al quale sara’ possibile partecipare attraverso una catena di memoria che prevede la condivisione sui social della Fondazione (facebook) e di WikiMafia (facebook e instagram) di foto recanti frasi di Pippo Fava, con gli hashtag #pippofava ed #eranosemi.