Il tecnico di Figline: “Occhio a spezzarci la noce del capocollo col Carpi, non voglio sentir parlare di Juventus“.
Prima il Carpi
La partita più attesa dell’anno finora è vicina: Juventus–Napoli non deciderà il campionato ma sarà uno scontro che darà parecchi indizi su chi è il favorito. Prima però c’è il Carpi e Maurizio Sarri non vuole nemmeno sentir parlare della Vecchia Signora: “Se qualcuno mi parla di nuovo della Juventus mi alzo e me ne vado. Ora c’è il Carpi, che è una delle squadre più in forma del campionato attualmente, se domani non ci esprimiamo a grandi livelli come abbiamo fatto con l’Empoli passiamo dei guai seri. È molto più complicata di quello che lascia pensare la classifica”. Già, la classifica: quella fatta di punti e di fatturati, che spesso e volentieri vanno di pari passo. “Ci ricordiamo delle storie di squadre meno blasonate che vincono proprio perché sono più rare”, ricorda il mister azzurro, “la realtà è che la maggior parte delle volte non succede”.
Hamsik come Gerrard
Chiuso così il dibattito sul vil denaro, Sarri torna sulla partita e sui suoi giocatori: “Marek Hamsik è un giocatore straordinario, sembra il miglior Gerrard, di buon impatto fisico e di grande qualità in fase offensiva.Ci sono stati dei giocatori che hanno speso tantissimo mercoledì, tra cui David Lopez, vediamo oggi in rifinitura quali fa riposare domani, sicuramente giocherà Valdifiori al posto dello squalificato Jorginho“.
Tute al potere
Non si parla solo di giocatori però: gli dicono che Pep Guardiola si chieda perché in Italia si parli molto della Juve e poco del Napoli, ma Sarri non ha il tempo di inorgoglirsi che gli si domanda perché allenatori capaci come lui e Castori (prossimo avversario) arrivino così tardi in Serie A. “Perchè partiamo da lontano e mettiamo la tuta”, chiude laconico il mister.