Comincia male, ma finisce nettamente meglio per il Napoli la sfida contro il Chievo. Serviva una prova di forza, dopo un mese senza vittorie e tale è stata quella della formazione di Maurizio Sarri. Indubbiamente l’errore di Chiriches al 2′, con il rumeno che prova un dribbling da ultimo uomo e perde palla, lanciando Rigoni verso la porta e il gol che trafigge Reina, non sembrava essere l’inizio migliore possibile. Ma gli azzurri non si sono demoralizzati. Anzi, soprattutto da sinistra, con Ghoulam migliore in campo per distacco e Hamsik a creare le occasioni più pericolose.
Al 6’ è, infatti, proprio Ghoulam a essere servito da Hamsik e mettere al centro un pallone che Higuain non sbaglia per l’1-1. Il Pipita torna al gol su azione in campionato da Napoli-Empoli. La formazione di Maran resta, però, sempre ben compatta e il tecnico partenopeo prova mettere in difficoltà il Chievo, scambiando di fascia Insigne e Callejon, che nella primissima fase si alternano sulle corsie esterne. Al 11’ Hamsik riceve palla centralmente e viene fermato in maniera irregolare da Castro. Punizione affidata al destro di Lorenzo Insigne. Deviazione della barriera e calcio d’angolo. Al 14’ dopo una bella trama dell’attacco partenopeo, il pallone finisce sui piedi di David Lopez, che, dal limite dell’area, mette paura a Bizzarri, migliore in campo dei suoi.
Il Napoli regola, comunque, l’impressione di potersi solo fare del male da solo, come in occasione dello 0-1 e con qualche imprecisione di troppo dettata dai troppi leziosismi. Al 19’ occasionissima per Higuain, servito ancora dal solito Ghoulam, che prova il tiro al volo di sinistrto, che, però, non trova la porta di poco. Ma, come detto, i problemi per i partenopei arrivano solo da errori dei singoli. Come al 22’, quando uno svarione difensivo del centrocampo azzurro lancia il Chievo che viene fermato solo dal palo, prima che il signor Di Bello fermi tutto per fuorigioco sulla ribattuta. Tra il 24’ e il 27′ è Callejon ad avere tre nitide occasioni, venendo fermato sempre dal solito Bizzarri. Ci prova Callejon di testa, ma il tentativo è debole e finisce tra le mani di Bizzarri.
Al 31′ e al 33′, invece, è Higuain ad avere sul destro le occasioni per il vantaggio, ma la mira è prima debole e poi imprecisa su cross di Insigne, la cui conclusione finisce alta sulla traversa. E proprio quando gli attaccanti non riescono a registrare la mira, a siglare la rete del 2-1 è Chiriches. Il difensore si fa perdonare l’errore iniziale con un colpo di testa che, al 38′, trafigge la porta clivense, su assist di Jorginho, dopo uno schema sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al 42’ Clamorosa occasione per Insigne, che stoppa un pallone in maniera magnifica, ma sbaglia a tu per tu con Bizzarri, calciando fuori con tutto lo specchio della porta davanti. Ma l’ultima occasione del primo tempo è doppia, al 44’, prima con il tiro di Hamsik, che viene fermato in angolo da Bizzarri, il quale si ripete anche sul sinistro di Ghoulam. Il primo tempo finisce senza recupero 2-1 tra gli applausi del San Paolo.
Nella ripresa torna in campo il Napoli che non ti aspetti. Indubbiamente quanto inspiegabilmente meno cattivo di quanto ci si potesse aspettare. Infatti la prima occasione è di marca ospite, con il colpo di testa di Pellissier che termina di poco al lato della porta difesa da Reina. Ci vuole il 61’ per rivedere il Napoli tornare a farsi pericoloso con Hamsik, il cui tiro, servito da Ghoulam, dopo una bella finta di Insigne, viene respinto dalla difesa del Chievo. Al 66’, invece, una gran botta dalla destra di Higuain, colpisce la traversa con un tiro potentissimo. Il Napoli torna a fare la partita e a creare occasioni in attesa del colpo del ko, che arriva al 70’ con una gran palla di Allan, entrato da poco, al centro, per Callejon che segna il gol del 3-1 anticipando tutta la difesa del Chievo
Al 71’ esce Insigne ed entra Mertens, che otto minuti dopo serve Higuain in area, il cui tiro finisce al lato. C’è solo il tempo per vedere, nei 20 minuti finali, entrare in campo Chalobah per Hamsik e, dopo 3′ di recupero, attendere il triplice fischio del signor Di Bello, e gli applausi dei 33.239 spettatori del San Paolo tornare a esultare per un primo posto che, forse durerà solo una notte, in attesa di Atalanta-Juventus, ma vale una grande gioia.