Sempre più persone nella società di oggi soffrono di disturbi psicologici come ansia e attacchi di panico, ricorrendo sempre più spesso all’uso di farmaci, che, se non usati in un certo modo, possono creare dipendenza. Uno dei farmaci più diffusi è lo Xanax, fa parte della categoria farmacologica degli ansiolitici, con una potenza di azione dieci volte superiore e se assunto in dosi superiori rispetto a quelle indicate per l’azione ansiolitica, può avere anche effetti antidepressivi simili a quelli dei farmaci triciclici.
I benefici dell’assunzione di questo farmaco sono immediati ma non sono curativi: lo Xanax, infatti, come le altre benzodiazepine, non è un farmaco curativo ma mira soltanto ad assopire i sintomi. Queste caratteristiche fanno sì che lo Xanax provochi molto rapidamente dipendenza fisica e psichica e per questo l’assunzione consigliata non supera le due settimane di terapia.
Spesso le persone non prendono sul serio queste limitazioni temporali incorrendo nell’assuefazione con conseguente bisogno di aumentare la somministrazione, ed infine nella dipendenza. Numerosi studi svolti sulle benzodiazepine e nello specifico su alcune di esse (tra cui lo Xanax) hanno evidenziato che la dipendenza può avvenire dopo 14 giorni circa di uso regolare del farmaco e che la crisi d’astinenza spesso può risultare più lunga e difficile di quella a cui vanno incontro i dipendenti da eroina.
Quindi attenzione all’uso di questi farmaci, che sono si utili perché alleviano le sofferenze psicologiche, ma solo se utilizzati con coscienza e sotto guida di un terapeuta.
Chiara Esposito