Al termine dela sconfitta patita dal suo Milan contro il Napoli, il tecnico Vincenzo Montella è intervenuto in conferenza stampa, spiegando le ragioni del risultato: “I momenti vanno gestiti, il Napoli questo l’ha capito, noi no. Il Napoli gioca con una certa continuità, noi siamo riusciti a togliergli profondità per larga parte della partita, ma ci manca un po’ di equilibrio e di convinzione interiore. La squadra azzurra ha un’identità precisa, cominciando con un bagaglio come quello dell’anno scorso è già un vantaggio credo per Sarri. Mertens è stato bravo in alcune giocate ed è stato decisivo, il gioco cambia poco quando c’è Insigne o Mertens, siamo riusciti a bloccargli le linee di passaggio”.
Un Milan che secondo l’allenatore napoletano ha giocato alla pari col Napoli, o quasi: “Abbiamo parecchi giovani e parecchi italiani, son bravi tutti quelli che hanno giocato, è una buona base, stiamo portando avanti un’idea di calcio ambiziosa ma rischiosa, quando perdi in questo modo c’è un po’ di amarezza in più ma abbiamo giocato quasi alla pari col Napoli”.
Senza dubbio 3 espulsioni in 2 partite sono un campanello d’allarme: “Le espulsioni sono già troppe”, prosegue Montella, “non ci si può fare giustizia da soli, dobbiamo avere un controllo di noi stessi, c’è qualche attenuante in tutte e 3 le espulsioni ma bisogna gestire meglio l’aggressività”. Infine, una professione di napoletanità per l’ex attaccante, che afferma come essere napoletano l’abbia aiutato e, scherzando, “ha aiutato anche Reina, che sull’espulsione di Niang ha affermato di essersi ambientato molto bene”.