Poliziotto si scusa pubblicamente con Luca Abete: “Ammetto di aver sbagliato”

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Poliziotto si scusa pubblicamente con Luca Abete: "Ammetto di aver sbagliato"

Ammetto di avere sbagliato. Sono un servitore dello Stato e un uomo: chiedo pubblicamente scusa a Luca Abete“. In un’intervista a Il Mattino parla Elio Iannuzzi, 45 anni, capo delle Volanti della questura di Avellino: più che per i modi bruschi con cui venerdì scorso ha placcato Luca Abete, inviato di Striscia la notizia che voleva consegnare una “pigna” al ministro dell’Istruzione Giannini, è stato bollato per un epiteto enorme che ha lanciato al conduttore televisivo: “Sei un mongoloide“.

 

Poliziotto si scusa: “Mi assumo le mie responsabilità”

Mi assumo le mie responsabilità, consapevole delle sanzioni che seguiranno a quanto accaduto. Non desiderodice Iannuzziche le mie scuse possano essere interpretate come un tentativo di giustificazione, in questo momento sento il bisogno di esprimere il mio dispiacere a Luca Abete, per le parole che, in un momento di particolare concitazione, ho pronunciato. La tensione in quel momento mi ha sopraffatto. La razionalità e l’equilibrio, indispensabili strumenti di un funzionario di Polizia, hanno lasciato il passo all’impulsività. Il giornalista – racconta – aveva già avvicinato e intervistato il ministro, le fasi in cui c’è stato il mio errore sono quelle più convulse e delicate quando la personalità stava ripartendo. In più, nel suo ultimo tentativo di raggiungere il ministro, Luca Abete ha colpito e travolto una mia collega che peraltro aveva proprio le mani in alto“.

Pentito è troppo poco: ho ripensato a quante volte io ed i miei colleghi li abbiamo incontrati e sostenuti e conosco anche i sacrifici dei loro familiari. So che sono stati ingiustamente colpiti dalle mie parole. Da poliziotto e da uomo, chiedo scusa: sono pronto ad accettare una punizione per il mio comportamento e mi auguro solo di avere un’occasione per riscattarmi“, conclude il vice questore aggiunto.