Giusto per ricordare che, nonostante difetti ed errori, gli standard degli azzurri e della società sono sempre stati medio-alti. Giusto per ricordare che, nonostante antipatie o meno, tutte le figure tecniche che sono approdate sotto al Vesuvio in questi anni, sono sempre stati dei professionisti.
Il Napoli passa il turno della Champions 2016/17 come prima classificata del suo girone con 11 punti. Ci vuole tanta bravura ed esperienza nella vita, come ne ha Sarri, ma per vincere bisogna aggiungere alla ricetta sempre un pizzico di fortuna. Quella che non ebbe Benitez, che nel suo primo anno (Champions 2013/14) raggiunse ben 12 punti, ma i partenopei non riuscirono nemmeno a passare il turno! Passarono Arsenal e Borussia Dortmund, con gli stessi punti, ma con la forza della differenza reti.
E nel 2012 col Chelsea? Era il Napoli di Mazzarri e dei tre tenori Hamsik-Lavezzi-Cavani. E se solo Maggio all’andata fosse riuscito a gonfiare la rete nell’occasionissima all’80’ minuto, quando eravamo già sul 3-1. Se solo l’avesse angolata. Chissà poi a Londra come sarebbe finita. E invece no: Ashley Cole salvò proprio sulla linea!
E quest’anno, solo per avere un’idea, sono passate come seconde nel girone: il Porto e il Siviglia con 11 punti, il Bayer Levekusen con 10 punti, il Manchester City con 9 punti, e nel nostro girone il Benfica con addirittura 8 punti!
Già, la fortuna. Di una cosa possiamo essere certi: il Napoli è portato per la Champions. Siamo alla terza partecipazione dell’era De Laurentiis, e gli azzurri non hanno mai sfigurato. Ma ci vuole anche tanta fortuna nella vita. Quella che speriamo ci assista anche al prossimo turno, per raggiungere la Storia!