Human Design é uno strumento relativamente nuovo, un originale e potente sistema di conoscenze che combina saggezza antica e scienza moderna.
Questo sistema fornisce non solo una chiave per capire la vita umana di per sé, ma soprattutto, una conoscenza specifica della meccanica di ogni singolo individuo, incluso tutto ciò che riguarda la salute, la psicologia personale, i talenti, oltre alle vulnerabilità ed i doni particolari che lo contraddistinguono come individuo unico.
Le origini del sistema di Human Design risalgono al gennaio del 1987 quando Ra Uru Hu, canadese di origine, ricevette la struttura di questa conoscenza. Dopo un periodo d’investigazione empirica con il proprio Disegno, Ra si decise a rendere pubblico il Sistema nel 1992. Da quel momento e con l’evolversi dell’espansione di Human Design nel mondo, questa conoscenza si è sviluppata fino a divenire un logico e completo strumento operativo con svariate applicazioni pratiche.
Nel settore pubblico, terapeuti, psicologi e counsellor sia di medicina ufficiale sia di medicina alternativa lo stanno già utilizzando con successo. E’ inoltre iniziata l’applicazione di questo sistema nel campo delle consulenze finanziarie per grandi aziende.
Gli esperimenti condotti statisticamente hanno definito Human Design System come uno strumento valido (con un 99% di probabilità) per lo studio e la comprensione della specie umana. Parallelamente alla fase di ricerca è cresciuta la necessità di creare infrastrutture professionali capaci di rispondere alle domande dei clienti, degli studenti e dei professionisti di questo Sistema.
Simone Falsini
Mi sono laureato in Astronomia all’Università di Bologna nel 1997. In seguito ho studiato per anni l’Astrologia e le altre discipline, antiche e moderne, che costituiscono la sintesi di Human Design System, anche se all’epoca non sapevo che HD esistesse. Considero Human Design una Scienza a tutti gli effetti. Non è dedotto per mezzo del metodo scientifico, è forse il primo caso di Scienza rivelata. Nel 2010, quando l’ho incontrato, sostenevo già da tempo che, in qualche modo, doveva essere possibile leggere “astro-geneticamente” l’impronta dei pianeti sul DNA. Evidentemente ero pronto… Ed è stato amore a prima vista.