Presentazione “Allah, san Gennaro e i tre Kamikaze”, video-intervista all’autore Pino Imperatore

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pino imperatore

Presso la libreria Raffaello del Vomero, via Kerbaker 35 (Napoli), Pino Imperatore ha presentato il suo ultimo lavoro “Allah, san Gennaro e i tre Kamikaze”. Con l’autore erano presenti Anna Copertino, giornalista, Valerio Bruner, cantautore, Gennaro Silvestro, attore, e Francesco Paolo Oreste, scrittore.

Lettera a Pino Imperatore di Anna Copertino

Caro “fratello” Pino Imperatore proprio ora ho finito di leggere …

Ieri, quando mi scrivesti su Whatsapp, mi mancavano gli ultimi capitoli dal 31 al 38 … Ah !

Mo si !

Ciò che posso dirti usando le parole per questo capolavoro di cultura, storia, arte, umanità, credi e religioni, miti e leggende, persone e animali, sarebbe sempre troppo poco rispetto a quello che ci hai donato, che mi hai donato. 

Mi hai fatto vivere la mia città guardandola da un caleidoscopio senza edulcorazioni, ma lasciandone intatta la magia e l’umanità.

Mi hai fatto tornare al liceo tra le lezioni di storia ed arte, senza tralasciare geografia e religione.

Mi hai fatto venire voglia di essere lì, piccola e nascosta, per non dare fastidio, con la mia telecamera a seguire le tre anime dei kamikaze.

Feisal, Amira e pure chill strunz’ e Salim.

Addirittura girarne l’ultimo messaggio prima di lasciarsi esplodere e magari fare anch’io un reportage fotografico sul monastero di Santa Chiara per farlo uscire su di numero del National Geographic…

L’unico gatto che ho amato, te lo dimostrerò con foto, era un gatto rosso e bianco che si chiamava Alemao, come un calciatore del Napoli, quel Napoli che talvolta sono andata a vedere allo stadio San Paolo, ma che, comunque, potevo “ascoltare” dal mio appartamento al viale Augusto a Fuorigrotta.

Che posso dirti ancora …? 

Che mi hai fatto diventare simpatiche addirittura le blatte? che le schifo per tutte le discendenze passate e future?

Che mi fatto apprezzare anche quei simpatici di Costantino, Lello e Carminello, che insieme a Don Raffaele ed Elvira, tra pacchi, paccotti e molto più, sono stati guardiani della città?

Mai quartetto a delinquere più bello ed intriso di legalità.

Che dire del gabbiano ‘o pizzicatore ? Tra voli, beccate, trasferte ed amori, mi ha fatto fare il giro delle isole del golfo di Napoli.

Ed non ho potuto non amare il prof. De Bottis, e Arturo o’filosofo.

Ed anche le tue Regine, che diventano di tutti.

Pino caro, a noi, come a molti Napoletani, è questa sana follia che ci rende unici. 

Come unico e folle è l’amore che noi due proviamo per la nostra città.

Unica, inafferrabile, complessa e sirena ammaliatrice, questa è Napoli.

Guai a chi ce la tocca o la descrive per quello che non è.

Una cosa è certa Pino Imperatore, che ti ammiro e ti stimo, che sono orgogliosa di esserti “sorella”, e che te’ voglio bene assai ! 

Anna Copertino 

Descrizione – Allah, san Gennaro e i tre kamikaze (edito Mondadori)

I mesi di addestramento sono stati durissimi. Ma adesso per Salim, Feisal e Amira il momento tanto atteso è arrivato. Il terribile Macellaio, l’uomo che li ha formati, che li ha resi degli invincibili guerriglieri, sta per comunicare il luogo dove andranno a compiere la loro santa missione. L’attesa è spasmodica. Finalmente l’obiettivo è svelato: Europa, Italia, Napoli. Napoli? Perché proprio Napoli? Così, i tre giovani aspiranti terroristi si trovano a dover organizzare un attentato in una delle città più affascinanti e imprevedibili del mondo. Il primo passo è cercare un covo. In loro soccorso arriva Sament detto ‘o Volpacchiotto, mediatore immobiliare poco autorizzato, che in una virtuosistica catena di subaffitti dà loro in locazione un appartamento disastrato, già sede operativa di un’efferata e organizzatissima colonia di blatte, poco incline ad accogliere benevolmente gli intrusi. I tre giovani non si lasciano scoraggiare e si suddividono le aree di competenza, per individuare obiettivi sensibili. Salim si occuperà dei mezzi di trasporto: stazioni ferroviarie, metropolitane, traghetti. Feisal passerà in rassegna musei, chiese e monumenti, mentre ad Amira toccherà il compito apparentemente più semplice: bazzicare i locali della movida e osservare le abitudini dei residenti e dei turisti. Una volta fissati gli obiettivi, agiranno insieme. Ma i tre hanno sottovalutato Napoli, che manda sistematicamente a monte i loro piani: scioperi improvvisi, tifosi inviperiti, gabbiani prepotenti, vicine di casa procaci quanto disinibite, filosofi da metrò e, su tutto, le prodigiose liquefazioni del sangue di san Gennaro. Sotto il tiro incrociato delle bellezze artistiche e di un’umanità fantasiosa, bizzarra e piena di calore, riusciranno Salim, Feisal e Amira a rimanere fedeli alla loro missione? O Napoli, con la sua storia e i suoi abitanti, scioglierà il ghiaccio dei loro cuori? All’ombra del Vesuvio, tra il Maschio Angioino, la Cappella Sansevero e le isole del Golfo, in uno scenario impareggiabile.

Pino Imperatore

Nasce a Milano nel 1961 da genitori emigranti napoletani, vive ad Aversa e lavora a Napoli, dove ha fondato il Laboratorio di scrittura comica “Achille Campanille”. Ha esordito per Giunti con Benvenuti in casa Esposito (2012) e Bentornati in casa Esposito (2013), veri e propri bestseller del passaparola. Con la collaborazione di Paolo Caiazzo e Alessandro Siani, dal primo romanzo ha tratto una commedia teatrale di grande successo. Tra i numerosi riconoscimenti, ha ottenuto il premio “Massimo Troisi” per la scrittura comica. Con Nando Mormone ha curato l’antologia Capita solo a Napoli (Mondadori, 2014).