Morta la donna ricoperta di formiche al San Giovanni Bosco

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asl

E’ deceduta la donna dello Sri Lanka ricoperta di formiche mentre era ricoverata presso il reparto di medicina generale dell’ospedale di Napoli San Giovanni Bosco.

È morta la 70enne dello Sri Lanka, Thilakawathie Dissianayake, sommersa in ospedale dalle formiche nel novembre scorso mentre era ricoverata nel reparto di medicina generale del  ‘San Giovanni Bosco‘ di Napoli. Dopo la segnalazione, la donna rimase nello stesso reparto. Il suo avvocato Hillary Sedu, ieri ha presentato denuncia alla Procura di Napoli. “La mancanza di cure – spiega Sedu – ha provocato nella donna piaghe da decubito profondissime che le hanno leso la cute e la carne fino a quasi intravedere le ossa.

Il 21 dicembre scorso è stata trasferita con urgenza presso il reparto di rianimazione dell’Ospedale del Mare dove è purtroppo deceduta“. Oggi Sedu ha presentato un’integrazione alla denuncia chiedendo alla magistratura di sequestrare il corpo e disporre l’autopsia.

 

Deceduta la donna ricoverata al San Giovanni Bosco, Asl: denuncia a tutela del lavoro svolto dal personale

San Giovanni Bosco
San Giovanni Bosco

Nessuna mancanza di cure per la 70enne srilankese, morta nell’Ospedale del Mare di Napoli. La Direzione Salute della Regione Campania annuncia un esposto a tutela della sua immagine, spiegando che non c’è alcuna relazione con il caso del video in cui fu ripresa ricoperta di formiche su un lettino dell’ospedale San Giovanni Bosco. “La paziente, era affetta da doppio ictus cerebrale con tetraparesi, triplice bypass aorto coronarico, insufficienza respiratoria trattata con tracheotomia. Il quadro clinico complesso registrava inoltre diabete e ipertensione arteriosa” precisano, smentendo “le notizie apparse sugli organi di informazione, inesatte e diffamatorie, che associano il decesso alla vicenda delle formiche, sulla quale è in corso un’indagine della Procura per accertare la verità dei fatti, e addirittura alla presunta mancanza di cure ricevute“.

La Asl Napoli 1 Centro, fa sapere una nota, “presenterà una denuncia a tutela del lavoro svolto dal personale medico sanitario e dell’immagine stessa della sanità campana, ancora una volta oggetto di strumentali attacchi mediatici“.