Esterino Mallardo: “Avrei qualcos’altro da dire”. Presentato l’ ultimo libro del compianto avvocato

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Esterino Mallardo tra politica, diritto e aneddoti privati .‘‘Ricordi e considerazioni occasionali di un uomo che non ha niente da fare’’.

Giovedi 24 gennaio 2019  alle ore 18 nell’Auditorium della Biblioteca Comunale di Giugliano (Na)  si è svolta la presentazione dell’ ultimo libro del compianto avvocato Esterino Mallardo scomparso nel gennaio 2018. Per 33 anni Consigliere comunale a Giugliano, elemento di spicco del partito socialista e già Vice Presidente della Regione Campania, l’avvocato Esterino Mallardo è stato commemorato  con la presentazione del suo libro “Avrei qualcos’altro da dire”.

In questo libro uno degli avvocati che ha dato più lustro alla classe forense campana ripercorre la sua vita, lasciandoci un vero testamento di saggezza e intelligenza che dovrebbe far riflettere tutte le generazioni future. Tante le tappe percorse nel libro dai ricordi personali e di carattere familiare alla solidarietà, solitudine e distanze sociali negli ambienti dei giovani e degli anziani per concludere con delle emozionanti considerazioni politiche tra il passato ed il presente saggiamente rapportate  alla sua esperienza da avvocato e da uomo politico che per anni ha conosciuto le dinamiche socio-economiche del territorio.

La presentazione del libro ha visto come relatore il Professore Tobia Iodice a cui sono seguiti i ricordi e gli interventi dell’ Onerevole Enzo Capello, dell’ Avv. Antimo D’ Alterio, del Professore  Mimmo Savino e del Dott.Emmanuele Coppola.

Particolarmente  commosso l ‘intervento del figlio avv. Gianfranco Mallardo, presidente dell’ Ordine degli avvocati di Napoli Nord, che durante la presentazione non ha mancato di elogiare i valori umani del padre e soprattutto il grande apporto che ha fornito alla classe politica del territorio e al movimento forense campano:  “ Questo libro nasce  dal contatto che mio padre ha avuto con la realtà virtuale e con i social. I veloci e nuovi mezzi di comunicazione gli hanno fornito la possibilità di scrivere i suoi pensieri sulla vita politica e forense italiana rimanendo in contatto con le persone. Questi messaggi hanno permesso la creazione del suo libro” – ed ha aggiunto –  : “Un vero uomo istrionico che non si faceva domare da nessuno. Ha lasciato un testamento politico ed umano importante  in grado di insegnarmi  lo spirito di servizio per entrare in contatto con le persone e difendere le istanze della classe forense e dei cittadini”.