Non sono state ritirate le accuse di stupro: Ronaldo ancora nel mirino

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CRISTIANO RONALDO DENUNCIATO DALLA MODELLA MAYORGA PER LO STUPRO AVVENUTO LA NOTTE DEL 12 GIUGNO 2009

Ieri, per qualche ora, la situazione sembrava si fosse risolta. Ma in serata Larissa Drohobyczer, avvocata della ex modella, precisa: «Non abbiamo ritirato le accuse. Abbiamo semplicemente cambiato la giurisdizione, spostando la nostra denuncia dal tribunale statale del Nevada a una Corte federale. In concreto, non cambia nulla».  All’epoca Ronaldo era in tournée negli Usa con la sua nuova squadra, il Real Madrid. Andò con altri giocatori nella discoteca «Rain» di Las Vegas. I gestori del locale misero a disposizione il privée. Ci sono delle foto che mostrano il campione con un bicchiere in mano, chiacchierare e ballare con una giovane.

È Kathryn Mayorga, all’epoca 24 anni. Si era appena laureata in giornalismo, la sera lavorava come ragazza immagine nei club e nei casinò. Kathryn sostiene che Cristiano la invitò nella sua suite in hotel e appena in camera la violentò. “Nessun abuso”, è la versione del calciatore: il rapporto fu consensuale. La vicenda sembrava potersi chiudere nel gennaio del 2010, quando gli avvocati delle due parti concordarono un risarcimento a favore di Mayorga pari a 375 mila dollari, cifra che Ronaldo guadagnava in una settimana. Ma l’accordo non fu mai accettato dalla donna che era già precipitata in una grave depressione.

Nel 2017 il settimanale Spiegel ha riaperto la storia, aggiungendo nuovi particolari e nel settembre del 2018 è partita la denuncia formale, proprio nei giorni in cui Ronaldo comincia la stagione con la Juve. Nelle carte si legge il racconto choc di Mayorga: «Mi saltò addosso da dietro, mentre io continuavo a gridare “no, no”; aveva un rosario bianco allacciato al collo; chissà cosa penserebbe Dio di ciò che stai facendo…». Nel gennaio scorso la polizia di Las Vegas ha chiesto di acquisire un frammento del Dna dell’atleta, da confrontare con le tracce trovate sugli abiti di Kathryn. Da allora non se n’è saputo più nulla.

Valerio Campanile

Alessandro Farina