China prosit, una nuova via della seta, di cui oggi tanto si parla, più che una strada economica vuole essere un concetto che allarghi la visione del mondo, puntando sul fulcro cinese in rapida espansione. Una forza inarrestabile che, al pari di una colata lavica, ingloba ogni cosa colorandola di rosso.
Molte, anzi troppe sono le nostre aziende vendute ai cinesi, e troppa è l’ingerenza cinese nell’economia italiana tale da non lasciarle respiro. Negozi che chiudono per far posto alle rivendite del Dragone, fabbriche che delocalizzano la produzione e lavoratori sbattuti per strada da un giorno all’altro. Eppure, in quest’atmosfera apocalittica c’è chi riesce ad ottenere il suo tornaconto, brindando favorevolmente all’intervento cinese come una nuova opportunità. Ma in realtà quanto potrebbe costarci caro questo brindisi con la Cina?
Nel libro China prosit si raccolgono le esperienze dell’autore, che da oltre quarant’anni intrattiene relazioni commerciali con i cinesi, testimoniando il loro rapido cambiamento in termini finanziari e sociali.