Teatrino Giullare inaugura Mutaverso Teatro. Due grandi Classici per un focus dedicato alla Compagnia di Sasso Marconi
Torna in Campania, dopo oltre un decennio di assenza, la Compagnia Teatrino Giullare di Sasso Marconi (BO). Alla poetica di Giulia dell’Ongaro ed Enrico Deotti, componenti del nucleo artistico, la Stagione Mutaverso Teatro ideata e diretta da Vincenzo Albano dedica due serate in apertura del programma 2020. Il 22 gennaio alle ore 21, al Teatro Antonio Ghirelli, andrà in scena un allestimento «da antologia» di “Finale di partita” assegnatario nel 2006 di un Premio Speciale UBU e di un Premio Nazionale della Critica.
Teatrino Giullare, la Stagione Mutaverso Teatro dedica due serate in apertura del programma 2020
Il capolavoro di Beckett è visto attraverso una partita a scacchi tra attori-giocatori che muovono pedine-personaggi di una delle storie più significative ed enigmatiche della drammaturgia del Novecento. Hamm pedina ferma e cieca, Clov pedina che si affanna per la scacchiera senza potersi mai sedere, anche lui sulla strada della cecità e dell’immobilità e nel tentativo di prendere la strada verso l’uscita. Nagg e Nell pedine fuori gioco, pedine a metà rinchiuse in bidoni. A seguire, il 23 gennaio, alle ore 21 sempre al Teatro Ghirelli, l’altro «piccolo gioiello»: un allestimento di “Alla Meta” di Thomas Bernhard, che si aggiudica nuovamente l’UBU come Progetto Premio Speciale. Una madre poco umana e una figlia rigida preparano la loro consueta partenza per il mare; tra vecchi vestiti e vecchi ricordi, aleggia l’agitazione per l’imminente arrivo del nuovo e quasi sconosciuto compagno di viaggio.
Il rituale del fare e disfare le valige e la sensazione angosciosa di raggiungere una meta che già si sa essere deludente, raccontate da un grande autore cinico, lucidissimo, controverso, divertente e cupo. L’umanità alterata dei personaggi di Bernhard si incontra felicemente con la poetica del Teatrino Giullare, che attraversando i grandi classici della letteratura non solo teatrale, tra cui anche Pinter, Elfriede Jelinek, ha dato vita a un solido artigianato della scena, della scrittura e dell’arte attoriale, tra il teatro di figura e di maschera, che l’ha portata in tournée internazionali in ben 35 Paesi del Mondo.