Coronavirus, de Magistris: a Napoli siamo pronti per la fase 2, ma basta disparità

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De Magistris: non ho rancore per chi si offre per tre soldi

Per il sindaco, Luigi de Magistris, “Napoli e’ pronta a ripartire il 4 maggio, con le dovute cautele”. L’ex pm, intervistato da Radio Capital, elenca quanto messo in campo dalla sua amministrazione, tra distribuzione dei buoni spesa governativi, solidarieta’ attraverso il Banco Alimentare e creazione di un fondo per le famiglie con 1 milione di euro da risorse comunali e lo studio di un piano per i trasporti. Ma per lui resta un punto dolente la disomogeneita’ di misure territoriali e nazionali, non rinunciando alla contrapposizione con il presidente della Campania, Vincenzo De Luca.

“Il fatto di prevedere differenziazioni di condotte ha creato contraddizioni – dice de Magistris – l’emergenza doveva essere gestita in modo uniforme. In alcune regioni come la Lombardia o la stessa Campania ci sono decisioni incomprensibili. Il governo decide di riaprire librerie e cartolerie, e invece nella nostra regione non si aprono. Cosi’ come i negozi per bambini, aperti qui solo due giorni a settimana. Una decisione priva di senso: se vuoi evitare gli assembramenti non puoi aprire i negozi solo due giorni”.

Anche sul divieto di cibo a domicilio ribadito da De Luca non e’ d’accordo: “Con le cautele del caso, faresti scendere meno gente per strada. Non si capisce questa disparita’ tra le varie regioni. Non e’ bello che Conte vada in televisione a dire A e poi un presidente di Regione dice B. In mezzo c’e’ il cittadino e c’e’ chi deve governare situazioni complicate”.