In questo periodo di emergenza coronavirus, il comparto Autoscuole esce con le osse rotte dai numerosi decreti varati che hanno, da un lato, concesso loro la possibilità di lavorare ma, dall’altro, prorogando i termini di scadenza dei documenti e imponendo, giustamente, il pieno rispetto dei protocolli di sicurezza anti-contagio, hanno di fatto impedito alle Autoscuole lo svolgimento di qualsiasi attività
Gli stessi hanno stabilito per la categoria la sospensione dell’attivita’ formativa e teorica in aula (se non a distanza) nonchè quella pratica (guide) e il divieto di sostenere esame di idoneita’ presso gli u.m.c. (proroga dei termini di scadenza delle pratiche).
Inoltre le disposizioni emergenziali del Governo hanno, altresì, indicato le autoscuole (incorporate nel codice ateco 85 – istruzione) – come tra quelle attività che rientrano in quelle che possono rimanere aperte per svolgere altre attività professionali, quali ad esempio i rinnovi patente, duplicati, conversioni estere, etc.. (no formazione teorica e pratica).
Ricordiamo che il DM del 10/03 ed il DL del 17/03/2020 sanciscono le proroghe di validita’ dei documenti di riconoscimento e dei titoli abilitativi, come ad esempio le patenti di guida in scadenza dal 31/01/2020 prorogate al 31/08/2020.
Tutto ciò determina “materialmente” per le autoscuole, anche se non giuridicamente, l’impossibilita’ di svolgere qualsiasi attivita’ all’interno degli uffici delle stesse.
Di fatto il lavoro delle Autoscuole viene autorizzato e sospeso a tutti gli effetti nelle stesse decisioni governative.
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Sorgono poi evidenti problemi in merito alla possibilità di ottenere il contributo nazionale Covid-19, pari a € 600 e bonus una tantum microimprese pari a € 2000, e il bonus una tantum professionisti, partite i.v.a. e lavoratori autonomi pari a € 1000, da parte della Regione Campaniù
Il contributo nazionale € 600 non è stato ottenuto da tutti i facenti richiesta, mentre per quanto riguarda i bonus della Regione Campania, nell’avviso del bando pubblicato sul sito istituzionale in data 14/04/2020, le attivita’ che potranno usufruire dei suddetti contributi, sono quelle riportate nei dpcm del 10/03 e del 22/03, quindi le autoscuole ne sono escluse, evdienziando quello che appare ed è a tutti gli effetti un paradosso
In merito al Fondo di garanzia a favore delle piccole e medie imprese evidente è il timore economico da parte dell’intero comparto, cioè quello di accollarsi altre rate da pagare mensilmente, per coprire il prestito ed i relativi interessi maturati ottenuto dagli istituti di credito e confidi.
Tantissime le spese da sostenere:
- affitti locali;
- pagamento utenze (acqua, luce, telefono, etc)
- assicurazione parco veicolare (proroga scadenza a gg. 30)
- manutenzione parco veicolare fermo;
- finanziamenti e mutui gia’ accesi in periodi precedenti covid19.
- le suddette spese sono raddoppiate se si considerano anche quelle domestiche
C’è poi la gestione dei dipendenti, circa 35.000 persone ruotano intorno a questo comparto. La Cassa integrazione in deroga, ed altri ammortizzatori sociali, non ancora percepita dai soggetti interessati. la probabile impossibilità da parte dei datori di lavoro, alla ripresa peraltro graduale dell’attività, di poter garantire la continuita’ dei posti di lavoro ai propri dipendenti (es: segretarie, insegnanti di teoria, istruttori di guida, etc.)