Napoli, Salvini depone una corona di fiori dove è morto l’agente Apicella: insulti dai balconi

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Dai balconi, alcuni anziani hanno urlato parolacce di ogni tipo all’indirizzo dell’ex vicepremier 

A Napoli, sotto una pioggia battente, il leader della Lega, Matteo Salvini, ha deposto un fascio di fiori sul luogo in cui ha perso la vita il poliziotto Pasquale Apicella. L’agente morì il 27 aprile scorso in un incidente stradale mentre inseguiva una banda di rapinatori in calata Capodichino. E proprio sullo spartitrafffico dove già erano stati deposti fiori e lumini, l’ex ministro dell’Interno ha voluto portare il suo omaggio. Poche le persone ad accoglierlo molti, invece, gli esponenti del partito che l’hanno accompagnato a bordo di alcune auto.

Una volta sceso dalla vettura, da un paio di balconi, alcuni anziani hanno urlato parolacce di ogni tipo all’indirizzo dell’ex vicepremier, ultima delle quali “Hai avuto anche il coraggio di venire dopo tre mesi, Napoli non ti vuole“. Un passante, poco prima che Salvini rientrasse in auto, gli ha urlato: “Non si specula sulla morte di un poliziotto“.

Tu a Napoli non devi venire, non devi venire… Te lo ricordi il Vesuvio? Te lo ricordi?“, hanno continuato a urlare dai balconi, facendo riferimento alle frasi pronunciate tempo fa da Salvini contro i meridionali. Ai fischi e agli insulti, il leader della Lega ha risposto con un bacio lanciato in direzione delle signore anziane che stavano urlando. L’omaggio a Pasquale Apicella, l’agente morto a 37 anni ad aprile, è durato pochi minuti. Salvini, dopo essere sceso dall’auto in camicia, ha deposto i fiori, è stato qualche istante in raccoglimento e poi, dopo essersi fatto il segno della croce, ha baciato lo spartitraffico dove gli abitanti del quartiere avevano già sistemato altri fiori e una bandiera italiana.