Il governo al lavoro per discutere e limare al tavolo del Consiglio dei Ministri la nuova bozza del documento
Con l’ultimo Dpcm che scade il 7 ottobre e la proroga dello Stato di emergenza fino al 31 gennaio, dovuta la continuo aumento di contagi da coronavirus, il governo discute e lima al tavolo del Consiglio dei Ministri la nuova bozza del documento con le restrizioni che il ministro della Salute, Roberto Speranza, presenterà martedì al Parlamento in un confronto che si preannuncia acceso.
Ma cosa ci aspetta, secondo quanto finora trapelato?
• Obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto: regola già in vigore in molte regioni tra cui Lazio, Campania, Sicilia, Marche, Puglia, Calabria; • Coprifuoco per la movida: bar e ristoranti potrebbero avere la chisura alle 23; • Divieto di asporto alcolici all’esterno già a partire dalle 22 • Giro di vite possibile sulle feste private: già oggi a numero chiuso e ristretto, compresi matrimoni e battesimi, con un massimo di 200 persone (1000 all’esterno), il numero potrebbe essere ridotto • Esercito in strada: potrebbero essere i militari, insieme alle forze dell’ordine, a vigilare sul rispetto delle nuove regole anti-coronavirus. • Multe dai 400 ai 3 mila euro per i trasgressori
Nelle prossime ore in vista dell’approvazione del nuovo Dpcm, ci sarà anche un confronto tra Governo e Regioni – molte delle quali sono già corse al riparo dai nuovi contagi da covid-19 con ordinanze restrittive locali – che accusano il governo di essere arrivat in ritardo: “Senza fare polemica, ma trovarsi nelle 24 ore precedenti per discutere (del Dpcm, ndr)… Il Parlamento forse domattina, noi Regioni stasera: mi sembra che siamo arrivati un po’ lunghi sulla palla“, ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti.