Tra le categorie più colpite dal Covid c’è quella degli avvocati

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equo compenso

I numeri sono impietosi: secondo quanto indicato dalla rivista della cassa forense, gli avvocati iscritti all’ordine, alla data del 31 dicembre 2019, sono stati fotografati in 244.952 unità; di questi più di 110.000 professionisti hanno dichiarato un reddito inferiore agli € 19.500,00, di cui oltre 13.000 posizioni hanno dichiarato zero(!). In questo scenario, già di per sé apocalittico, è previsto per il 2020 un calo del fatturato pari al 30% circa.

In questa enorme ferita il governo è venuto incontro a queste fasce di reddito con un bonus pari ad € 600,00 prima e pari a 1000,00 poi. La Cassa forense, invece, ha aumentato di circa il 20% il budget destinato alle misure assistenziali.

Numeri che Tommaso Gioia ci espone in un suo articolo scritto su officeadvice.it, dove continua spiegando che “queste misure potrebbero di per sé sembrare sufficienti, ma il vero problema è che, quando questo incubo finirà, la categoria avrà seri problemi a venire fuori dalle macerie. Ci si ritroverà dinanzi ad uno scenario composto da aziende sul lastrico e con una paralisi generale dei rapporti giuridici di circa un anno (si spera)”.

Numeri preoccupanti, di cui qualcuno dovrà preoccuparsi, in primis la categoria forense come indicato da Gioia: “Come si è arrivati a poter diventare un esercito di quasi 245.000 anime? Come è possibile in questo caso che la Cassa forense non si sia premunita di un paracadute utile un po’ per tutti in una simile situazione?”.