Urge un aggiornamento per Babbo Natale

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Il “progresso” modifica inevitabilmente tutto tranne i ricordi, che a volte appartengono a epoche tanto lontane da non poter essere condivisi

Come al solito i bambini, i più sinceri e pertanto i più spietati, con la spontaneità propria della loro età sono inconsapevolmente capaci di far sentire Matusalemme un povero adulto che, nel  relazionarsi con loro, ritorna nella gioiosa e fantasiosa dimensione infantile ignaro dei colpi che sta per ricevere!
Il “progresso” modifica inevitabilmente tutto tranne i ricordi e a volte i ricordi appartengono ad epoche tanto lontane da non poter essere condivisi… e la consapevolezza di essere diventati “molto diversamente giovani” prende il sopravvento!
Per quante generazioni i bambini sono stati preparati alla magia del Natale sempre con le stesse storie di quel nonnino di nome Babbo Natale, tanto buono da aver accettato da Gesù l’incarico di portare contemporaneamente un regalo a tutti i bambini del mondo la notte di Natale, giorno del Suo compleanno? Per tutte le stesse generazioni che si invitavano a scrivere in una letterina i propri desideri in modo che Babbo Natale non sbagliasse … oggi questa tradizione va modificata a meno che non si voglia richiedere uno sforzo immane ai bambini del terzo millennio che dovrebbero trasferirsi in un mondo per loro inimmaginabile e dimenticare la razionalità di una comunicazione rapida, priva di rischi, razionalmente per loro ovvia grazie ai mezzi informatici ormai di uso quotidiano.

In una classe di scuola dell’Infanzia, la maestra racconta una storia in cui Babbo Natale ed i suoi elfi lavorano per mesi per preparare i giocattoli necessari a soddisfare le richieste di tutti i bambini ma, proprio la mattina della vigilia arriva la letterina di un bimbo che desiderava un robot però, purtroppo, non ne era rimasto neanche uno… aveva scritto troppo tardi!

-“Forse conviene anticiparsi a scrivere le letterine, che ne dite bambini? Facciamo così: voi disegnate il regalo che vorreste ed io lo scrivo a lettere e sicuramente Babbo Natale non si potrà sbagliare!“- ed uno di loro senza batter ciglio:
-“Secondo me è meglio che gli mandiamo un whatsapp … anzi facci fare il messaggio vocale, così parliamo proprio noi!

Dopo questo primo cazzotto nello stomaco la maestra non demorde:
-“Secondo voi cosa fanno Babbo Natale e gli elfi? Porteranno al bambino ritardatario l’unico orsetto rimasto o cercheranno di costruirgli in fretta e furia il robot che desiderava?

E questa volta la risposta immediata arriva da una bambina:
-“Ma non gli conviene chiedere ad Amazon …
Secondo cazzotto nello stomaco, saluto al passato e …della serie “non si finisce mai d’imparare“, la sintesi di questo episodio è che non ci resta che anche Babbo Natale, inevitabilmente, deve andare al passo coi tempi!