I ragazzi della Cooperativa La Paranza, che con la gestione delle Catacombe di Napoli hanno contribuito a cambiare il volto della cosiddetta ‘Collina dell’arte’, tornano al lavoro
Le Catacombe di San Gennaro e di San Gaudioso dopo tre mesi di chiusura riapriranno con visite in sicurezza, tutti i giovedì e venerdì a partire dall’11 febbraio. ‘Incoraggiati’ dalla riapertura dei vicini musei (Capodimonte e Museo archeologico nazionale di Napoli) consentita dalla ‘zona gialla’, i ragazzi della Cooperativa La Paranza, che con la gestione delle Catacombe di Napoli hanno contribuito a cambiare il volto della cosiddetta ‘Collina dell’arte’, tornano al lavoro e in attesa dei flussi turistici invitano napoletani e campani.
“Siamo consapevoli – dice Giovanni Maraviglia, presidente della Cooperativa La Paranza – che il mondo della cultura sta attraversando un momento complicato che comporta sacrifici enormi per tutti i lavoratori del settore. Abbiamo sperimentato un grande vuoto nelle nostre città con i luoghi della cultura chiusi ed è per questo che, se pure in forma ridotta, prevediamo la riapertura delle Catacombe diventate non solo un attrattore turistico, ma parte integrante dell’identità di tutta la comunità. Abbiamo il dovere di ricominciare, siamo pronti e non ci fermiamo”.
Le visite guidate si svolgeranno ogni ora: dalle 10:00 alle 17:00 alle Catacombe di San Gennaro (via Capodimonte 13) e dalle 10:00 alle 13:00 alle Catacombe di San Gaudioso (custodite nella Basilica di S.M. della Sanità in piazza Sanità 14). È possibile prenotare la visita guidata sul sito ufficiale www.catacombedinapoli.it. Gli ingressi avverranno in piccoli gruppi debitamente distanziati, per tutti i visitatori c’è l’obbligo di indossare i dispostivi di protezione individuale. Le Catacombe fanno parte del circuito ExtraMann creato dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli che mette in rete ben 33 siti culturali cittadini, molti dei quali stanno riaprendo in questi giorni con diverse modalità. Già attivi anche Cartastorie, Respiriamo arte alla Chiesa di Santa Luciella, Sant’Anna dei Lombardi, il museo Filangieri.