A capo del nuovo esperimento promosso dal Cern c’è il fisico dell’Università degli Studi di Napoli Federico II Giovanni De Lellis.
Materia oscura e neutrini: il Cern promuove un nuovo esperimento col rilevatore di particelle Snd, con 180 scienziati di 10 Paesi. A capo il fisico dell’Università degli Studi di Napoli Federico II Giovanni De Lellis.
Al Cern di Ginevra si apre una nuova frontiera nella ricerca della materia oscura e nello studio dei neutrini. Un nuovo esperimento opererà sul più grande e potente acceleratore di particelle al mondo. Il Research Board del Cern ha approvato, infatti, il nono esperimento che utilizzerà il Large Hadron Collider: snd@lhc, ovvero Scattering and Neutrino Detector at the LHC, il nuovo rilevatore di particelle SND. Progettato per rivelare e studiare i neutrini, particelle simili agli elettroni ma senza carica elettrica e con una massa almeno un milione di volte più piccola, il rilevatore estenderà la frontiera della conoscenza in un nuovo dominio.
L’esperimento snd@lhc coinvolge un gruppo di 180 scienziati di 20 Istituti in 10 Paesi dall’Asia all’America coordinati dal professore Giovanni De Lellis, fisico dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e associato Infn. Oltre ai ricercatori del Dipartimento di Fisica federiciano “E. Pancini” e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, al progetto collaborano anche ricercatori del Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura e di Ingegneria elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione. (Ercolano: il Mito con il futuro intorno).