Napoli-Verona termina 1-1, condannando la formazione partenopea all’Europa League.
Finisce nel modo peggiore il campionato del Napoli. La squadra pareggia 1-1 con il Verona al ‘Maradona’, fallisce la qualificazione alla Champions League e si deve accontentare nella prossima stagione di partecipare all’Europa League.
I rimpianti sono tanti per la squadra di Gattuso. Partono dal pareggio in casa con il Cagliari e il gol subito nel recupero dai sardi e continuano oggi quando gli azzurri non riescono a battere il Verona e sono autori della peggiore prestazione dell’intera stagione. E invece in questa occasione sarebbe stato necessario dare di più, produrre il massimo sforzo e ritrovare il necessario entusiasmo.
Il Napoli non potrebbe cominciare in modo peggiore la partita più importante dell’anno. La squadra è contratta e timorosa, soffre moltissimo le marcature a uomo, soprattutto a centrocampo e non riesce a organizzare la manovra. Il Verona non ha difficoltà a contrastare sul nascere i tentativi degli azzurri di riversarsi in attacco e la squadra di Juric è sempre propositiva anche in fase offensiva. Il Napoli soffre soprattutto sul suo lato destro. Di Lorenzo è troppo spesso preso in mezzo tra Zaccagni e Lazovic e Lozano nn è in grado di dargli una mano quando il Verona attacca partendo dalla fascia esterna del terreno di gioco.
Nel primo tempo il Napoli riesce a produrre solo due occasioni da gol, con un tiro di Insigne che sfiora il palo e una conclusione di Lozano che passa qualche centimetro sopra alla traversa di Pandur. Ma è troppo rinunciatario l’atteggiamento complessivo dei padroni di casa che giocano con poca rabbia agonistica, sono imprecisi nei passaggi, anche quelli più semplici e ravvicinati, e lasciano troppo spazio alle iniziative dei veronesi. Nel secondo tempo la situazione tattica non cambia di una virgola, ma il Napoli ha perlomeno il merito di trovare il gol del vantaggio con Rrahmani, che al 15′ conclude in rete da breve distanza, sfruttando un traversone da sinistra. Sembra essere la svolta, ma la squadra non sa rispondere alla situazione favorevole venutasi a creare con una giusta carica agonistica e con la dovuta concentrazione.
E’ così che dopo solo 8′ il Verona trova il gol del pareggio con Faraoni che su un lancio proveniente dalla difesa brucia sullo scatto Hysaj, entra in area di rigore e batte Meret con un tiro angolato. Il tempo per reagire ci sarebbe, ma al Napoli servirebbe una determinazione e una rabbia che gli uomini di Gattuso non sono capaci di trovare dentro se stessi. L’allenatore tenta la mossa della disperazione emette in campo contemporaneamente Osimhen, Mertens, Petagna, Insigne e Politano.
Gli azzurri, però, fino alla fine sono in grado di produrre soltanto un tiro di Politano parato da Berardi, subentrato a Pandur, senza difficoltà. Finisce dunque nel modo peggiore per i padroni di casa. Il Napoli è fuori dalla Champions League e deve prendersela solo con se stesso.