Caos Giudici di Pace nel capoluogo campano, l’allarme lanciato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli.
Caos Giudici di Pace | “L’Avvocatura Napoletana, nelle sue componenti istituzionali e associative firmatarie, lette le dichiarazioni rese dal Presidente del Tribunale di Napoli, rileva che anche l’appello rivolto con la manifestazione e la conferenza stampa dello scorso venerdì 11 giugno non ha sortito effetti per superare lo stallo organizzativo con riferimento alla (in)attività presso gli Uffici del Giudice di Pace del circondario di Napoli”. Lo sottolinea, in una nota, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli.
“Nel corso della conferenza stampa, – si legge nel comunicato – ancora una volta gli Avvocati hanno esposto temi specifici e criticità particolareggiate e hanno offerto la propria consueta collaborazione con spunti e idee propositive, ma ciò nonostante hanno ricevuto l’ennesima chiusura, sia alle ipotesi di ripartenza che al dialogo e al confronto. Non è più possibile trincerarsi dietro i provvedimenti che hanno statuito lo stato di emergenza fino al 31 luglio 2021 per denegare la giustizia davanti ai Giudici di Pace. Tutto il mondo è ripartito e, settimana per settimana, giorno per giorno, si assiste all’incremento di ogni tipo di attività, produttiva e non, con “aperture” o con serie e studiate programmazioni. Nulla di tutto ciò accade per l’attività giudiziaria ed amministrativa presso gli uffici del Giudice di Pace del circondario di Napoli, dove, senza nemmeno considerare che il 21 giugno p.v. sarà rispristinata la “zona bianca” in Campania, ci si limita ad attendere il 31 luglio e, poi, la fine delle ferie agostane, per riprendere la valutazione della tematica”.
Gli Avvocati “non vogliono, non possono e soprattutto non devono più attendere: i cittadini non possono essere costretti ad ignorare i tempi delle loro istanze di giustizia”.
“Non possono non essere adottati urgenti provvedimenti per la ripartenza della giurisdizione dei Giudici di pace, – concludono gli Avvocati di Napoli – immeritatamente trascurata e per la quale è ormai indifferibile l’avvio del processo telematico, troppe volte promesso e rinviato”.