Catello Maresca, candidato sindaco di Napoli, con alcune liste civiche: “Incontri con leader del centrodestra? Non ho ancora visto nessuno”.
“Simboli del centrodestra sotto il mio nome su scheda elettorale? Da civico puro oggi dico che ci saranno una seria di simboli che rappresentano le realtà associative e anche politiche ovviamente che mi accompagnano. Credo che questo però non sia il vero problema. La gente quando mi incontrano non mi chiede dove sto, mi chiede di come voglia risolvere i problemi e mi rappresenta l’esigenza”. Lo afferma in una intervista a LaPresse, Catello Maresca, candidato sindaco di Napoli, con alcune liste civiche.
“E’ il metodo che mi appassiona, che poi è una prosecuzione del mio impegno civico con la mia associazione. Questo è il mio modo di affrontare le cose – rimarca Maresca -, questa è la vera novità. La politica mi dà la sensazione di essere distante, o comunque di imporre soluzioni che non interessano le persone perché non partono dai problemi. Io invece parto dalla realtà, con un atteggiamento pragmatico, anche come magistrato sono sempre stato molto vicino ai problemi e alle questioni, e uno degli istituti che ho sempre applicato è il sopralluogo. Questo è il modello dal quale partiamo, dal problema per poi elaborere le soluzioni”. Poi aggiung: “C’è esigenza di etichettarmi? Non sono né di destra né di sinistra”.
E proprio su possibili incontri con leader di centrodestra, Maresca risponde: “Non ho ancora sentito e visto nessuno. Ho letto della vicinanza e del sostegno al mio progetto, l’ultima quella di Emilio Carelli di Coraggio Italia, mi fa piacere che ci sia una dimostrazione del genere, vuol dire che questo modello funziona, riconosce che noi siamo una realtà”.
Sul suo profilo Maresca poi spiega: “Sono un cittadino napoletano che ha un sogno, quello di cercare di riprendere la città, accompagnarla verso una crescita, una rinascita e cercare di creare una squadra importante che possa riuscire a riabilitare quello che è il nome di Napoli e dei napoletani nel mondo”. (Covid, de Magistris: “Fine coprifuoco? Attenti, ma è giusto riprendere a vivere”).
