There is no time to enjoy the sun, prorogata la mostra dei giovani artisti campani

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There is no time to enjoy the sun

There is no time to enjoy the sun gioca sin dal titolo sulla contraddizione di una città che, tenendo conto del cliché mediterraneo, nonostante i numerosi problemi riesce a godersi la vita

Prorogata al 31 luglio la mostra There is no time to enjoy the sun, in corso a Napoli al Palazzo Caracciolo di Avellino, sede della Fondazione Morra Greco e galleria d’arte contemporanea.

Riaperto dopo un importante restauro e la chiusura forzata del periodo pandemico, il palazzo un tempo dimora di Torquato Tasso ospita su 5 piani 71 opere di 19 giovani artisti campani della generazione Y, i Millennial, nati tra gli anni Ottanta e Novanta, tra i più penalizzati nell’ultimo anno e mezzo.

A loro, giovani di una generazione in bilico e dal futuro indefinito, la Fondazione Morra Greco ha aperto il suo ampio spazio espositivo per una mostra che è insieme una riflessione sui tempi in cui viviamo, tra isolamento e ricerca di nuove modalità espressive.

Ne risulta un emozionante sforzo sperimentale di linguaggi visivi, dal suono alla scultura, dal video alla pittura, attraverso installazioni e film, simbolo di una vitalità solo costretta ma mai sopita, in un territorio che vive di energie sotterranee e al contempo straripanti.

Maurizio Morra Greco, presidente della Fondazione da anni al fianco dei giovani artisti, così spiega l’origine di questa collettiva curata da Federico Del Vecchio: «Abbiamo voluto dedicare a questi giovani e validi artisti campani uno spazio di condivisione. La loro generazione in questo momento pandemico ha più bisogno di sostegno collettivo».

There is no time to enjoy the sun gioca sin dal titolo sulla contraddizione di una città che, tenendo conto del cliché mediterraneo, nonostante i numerosi problemi riesce a godersi la vita. La mostra è visitabile gratuitamente, su prenotazione.

Sul sito www.fondazionemorragreco.com è possibile anche un tour virtuale nelle stanze del prestigioso Palazzo Caracciolo di Avellino, la maggior parte con bellissimi affreschi del ‘700 e dell’800 riportati alla luce dal recente restauro. (Festival delle Ville Vesuviane, il ritorno di Luca De Fusco)