Al via le riprese della serie in salsa napoletana “Sovrani III”, che arriverà in tv in autunno.
La prima mazzetta della storia? Fu consegnata da Cavour al generale Landi per dare via libera ai garibaldini nella risalita del Regno delle due Sicilie. E che dire di Francischiello, il re che non aveva la “cazzimma” del guerrafondaio, non amava le battaglie e investiva nel progresso? E’ la storia riletta da Max Adv e dalla sua truppa di cento attori capitanata da Marco Lanzuise (Ferdinando II, Re Bomba) e Salvatore Turco (Tutore di Francesco II, “Franceschiello”) i due autori della fortunata serie “I Sovrani”, arrivata alla terza edizione, che in autunno sarà protagonista sulle tv napoletane per dieci puntate le cui riprese sono cominciate a Caserta.
“La prima serie – racconta Massimiliano Triassi, produttore dello sceneggiato in salsa partenopea – racconta gli albori del regno di Napoli, la seconda serie quella del periodo dei Giacobini, ora siamo in piena epoca Garibaldi con tutte le gag che caratterizzano le nostre produzioni ma anche la rivisitazione della storia napoletana”.
Lanzuise e Turco parlano con una sola voce. “I Sovrani III mantiene la stessa verve delle prime due serie: un po’ di storia e tanta fantasia. Ci sono due narrazioni. Quella che si racconta sui libri e quella che amano i napoletani. Non abbiamo la presunzione di raccontare, ma sicuramente qualche episodio della nostra vita passata lo ripercorriamo in chiave comica senza distaccarci troppo da quanto avvenne in quei tempi”. E così la prima mazzetta al Generale Landi, comandante dell’esercito che lasciò passare i garibaldini. Immortalata dal fotografo di turno che entra in scena e invita a sorridere: “Ecco l’immagine della corruzione: sorridete”.
Cento attori coinvolti e ancora carrozze, cavalli, costumi, un galeone, locomotiva a vapore, location borboniche come Villa Raucci a Cardito, villa Tufarelli a San Giorgio, Caiazzo, Caserta Vecchia. Si gira anche all’Edenlandia grazie alla partnership con Gianluca Vorzillo. Euronics Gruppo Tufano è parte del progetto.
“Garibaldi juventino?” Sorride Salvatore Turco nel primo giorno di riprese. “Può essere. O almeno noi lo immaginiamo così”. “Un lavoro corale così non era mai andato in scena in una tv locale” aggiunge Marco Lanzuise – Questo è uno sceneggiato a puntate utilizzando molti attori di teatro”. Oltre a Lanzuise e Turco ci sono Lisa Fusco, Anna Fusco, Caterina De Santis, Oscar di Maio, Rosario Verde (Fransceschiello); Lino D’Angiò (Cavour), Lello Pirone (Vittorio Emanuele), Pietro Vitolo (ambasciatore) Vincenzo Cuomo (Garibaldi), il cantante Antoine (Liborio, capo della polizia), Andreina Raucci (Maria Teresa), Emanuela Giordano (Sofia d’Austria moglie di Franceschiello), Lucio Ciotola (al quale è commissionato l’inno di Mameli), Luigi Attrice, Antonio Fiorillo (scagnozzi di Tore e Criscienzo), Peppe Laurato (il contadino) e Salvatore Gisonna (il barone). Si parlerà anche degli operai del nord che cercano fortuna e lavoro a Pietrarsa. La voce di Antonio Ottaiano (Tore e Criscienzo) per interpretare la musica del tempo.