Pochi manifestanti e molti agenti, il flop delle proteste “No Green Pass”: a Napoli si presentano in 2

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Il flop delle proteste "No Green Pass": a Napoli sono in 2

A dispetto delle aspettative degli organizzatori, la manifestazione “No Green Pass” che avrebbe dovuto mandare il tilt il traffico ferroviario in 54 stazioni italiane si è rivelata un flop.

Nessuna invasione dei binari, nessun treno bloccato, nessun momento di particolare tensione. Quello di ieri doveva essere il giorno della maxi protesta del popolo della galassia “No Vax” contro l’obbligo di Green Pass in scuole, treni, aerei e bus a lunga percorrenza. Invece, a dispetto delle aspettative degli organizzatori, la manifestazione che avrebbe dovuto mandare il tilt il traffico ferroviario in 54 stazioni italiane si è rivelata un flop: in pochissimi hanno aderito all’appello lanciato nei giorni scorsi sul gruppo Telegram “Basta Ditattura” che conta oltre 41mila iscritti.

Da Roma a Milano, da Napoli e Firenze, da Torino a Bologna, a invadere i principali principali scali ferroviari del Paese oggi pomeriggio c’erano più giornalisti che manifestanti. Merito anche della imponenti misure di sicurezza messe in campo dal Ministero dell’Interno dopo l’allerta scattata nei giorni scorsi in seguito alle aggressioni subite dall’infettivologo Matteo Bassetti e dal video maker di Repubblica oltre che le minacce rivolte sul web al Ministro Di Maio. Un esclation di tensione che ha portato il Viminale a “blindare” le principali stazioni italiane, preannunciando “tolleranza zero” di fronte a ogni tentativo di invasione dei binari.

Il bilancio della giornata è di un fermo: protagonista un attivista No Vax che davanti alla stazione Porta Nuova di Torino si è rifiutato di mostrare i documenti alle forze dell’ordine e ha aggredito gli agenti. Un caso isolato, dato che la protesta nello scalo ferroviario torinese si è svolta in modo pacifico, con i poliziotti che presidiavano gli ingressi facendo passare soltanto le persone munite di biglietto. Stessa situazione a Roma, dove non è registrata nessuna criticità alla stazione Tuburtina. Una quindicina di “no Vax” guidati da Giuliano Castellino, il leader romano di Forza Nuova, si è riunita davanti a un bar, a circa 200 metri di distanza dallo scalo ferroviario capitolino, esponendo uno striscione con scritto “L’Italia è contro il green pass”.

Scarsa adesione anche a Milano, dove alla stazione Garibaldi si sono presentate circa una 20ina di manifestanti. Tra loro anche un giovane che indossava maglietta nera con la scritta “marcia su Roma” e che a un certo punto si è rivolto ai giornalisti gridando al complotto internazionale e offendendo il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Altre due manifestanti, entrambe munite di un biglietto ferroviario, volevano accedere nello scalo ma sono state bloccate dalle forze dell’ordine. “Pago le tasse come tutti gli altri e non capisco perché non posso prendere il treno come tutti gli altri”, ha protestato, inutilmente, una di loro prima di allontanarsi.

Non più di una ventina anche i “No Vax” presenti alla stazione fiorentina di Santa Maria Novella, dove la protesta si è tramutata in un sostanziale nulla di fatto. Vero e proprio flop anche a Napoli e Bologna. Nella città partenopea soltanto in due si sono presentati davanti alla stazione centrale di Piazza Garibaldi, sventolando una bandiera tricolore, e dopo pochi minuti se ne sono andati senza creare nessun problema di ordine pubblico. Nessuno, invece, si è presentato alla manifestazione prevista nel capoluogo emiliano. “Le proteste in stazione? Sì, qualcuna… per il ritardo di un treno di 40 minuti per un treno proveniente da Roma”, ironizza uno degli addetti alla sicurezza dello scalo ferroviario.