Napoli Psv Eindhoven 1-3, gli azzurri secondi e qualificati agli ottavi

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di Vincenzo Palumbo

Mata-dor 1 Mata-vz 3 Il Napoli perde l’imbattibilità europea, ma si gode Roberto Insigne

Stadio San Paolo, 6 dicembre 2012, ore 19 Napoli – Psv, una partita inutile ai fini della classifica del girone, essendo gli azzurri già matematicamente secondi e allora Mazzarri manda in campo una formazione ancora più anomala che nelle altre partite del girone: un “turnover totale” come è stato battezzato da alcuni.

Una formazione tutta di giocatori acquistati negli ultimi 2-3 anni, l’unico veterano è Christian Maggio, alla prima da capitano sin dall’inizio: aveva già avuto l’onore della fascia il 7 ottobre scorso ricevendola da Marek Hamsik quando uscì nella sfida interna vinta contro l’Udinese per 2-1 .

In porta Rosati; difesa con Campagnaro, Fernandez e il debuttante Uvini, a centrocampo Maggio, El Kaddouri, Inler, Donadel, Dossena, in attacco Vargas e Cavani, unico titolare in campo, dal momento che ha chiesto lui stesso di giocare per aumentare il suo bottino di goal in azzurro e Mazzarri ha accettato parlando di fisicità particolare per il giocatore, per cui secondo il toscano all’uruguaiano farebbe bene giocare

E i due sembrano avere ragione: al 18′ i partenopei vanno in vantaggio proprio con Cavani su assist di Donadel, il bomber raggiunge quota 84 in azzurro, il mito Maradona è a 115 anche se nessuno ovviamente osa fare paragoni “dissacranti” tra Cavani e il “dio del calcio”

Al 36′ splendido passaggio filtrante di Inler per Vargas che si defila forse un po’ troppo e poi calcia: Waterman, portiere del Psv, devia in angolo.

Al 30′ succede l’inaspettato, Rosati respinge l’azione tiro dell’olandese Van Ooijen e la papera del portiere azzurro apre al tap-in vincente di Matavz. Sì proprio quel Tim Matavz, sloveno classe ’89, che Bigon nel gennaio 2011 aveva praticamente acquistato, ma un ci fu un problema col fax e l’affare fu rimandato in estate quando poi la società azzurra non si fece più sentire, quando si dice la beffa, che non accenna a finire, d’altronde si sa contro il Napoli sono soliti spesso scatenarsi ex, giocatori mai arrivati o giocatori che non hanno quasi mai segnato.

Matavz aveva segnato in diversi campionati nazionali, ma mai in Europa League ed è lui proprio a raddoppiare al 41′: complice, manco a dirlo, un’altra papera di Rosati sul tocco morbido di Lens.

Al 44′ pure Dossena crea scandalo: dopo uno scambio con El Kaddouri il primo tiro respinto dal portiere, il secondo termina fuori

Secondo tempo e prima sostituzione per il Napoli: al 57′ esce Gokhan Inler ed entra Goran Pandev finalmente recuperato dall’infortunio che lo ha tenuto lontano un paio di settimane. Punizione di Vargas, ma viene respinta dalla barriera: un giocatore che Bigon ha dichiarato di voler tenere ancora, ma dal quale per ora non si riesce a tirare fuori molto neanche in partite con poca pressione come questa.

Qualche minuto dopo Mazzarri dice di scaldarsi ai due giovani della Primavera Giuseppe Fornito e Roberto Insigne, fratello di Lorenzo (non convocato), entrambi classe ’94 e noti a molti tifosi già dal ritiro di quest’estate a Dimaro e poi dall’ottimo girone di andata nel campionato Primavera che vede gli azzurrini di Saurini campioni d’inverno

Al 60′ però arriva il terzo goal di Matavz che supera un Uvini già disorientato di suo: il tecnico in seguito al goal fa risedere in panca il calabrese Fornito.

Entra invece al 65′ Roberto Insigne, al posto di Cavani, che dopo un’ora sulle gambe può tirare fiato: dopo Fabio e Paolo Cannavaro altri due fratelli in maglia azzurra.

Accolto con un boato il talentino di Frattamaggiore (“è più forte di me” ha più volte detto Lorenzo Insigne). Da notare la maglia 42, speculare a quella del fratello Lorenzo (numero 24)

Al 68′ esce Maggio entra Mesto: fascia di capitano a Campagnaro, che la indossa per la prima volta dopo più di tre anni di Napoli

Roberto Insigne nell’ultima frazione appare ben lanciato e propositivo, a differenza dei compagni di squadra, quasi tutti spenti anche se Rosati prova a riscattarsi con un paio di prodezze .

Per ora si può dire di un Roberto forse più offensivo tatticamente di Lorenzo …

…che il Napoli abbia già in casa il vice-Cavani che cerca?