In queste settimane lo scrittore Maurizio De Giovanni, sta lavorando al personaggio di Sara per una serie tv che molto probabilmente approderà a Netflix
Un Maurizio De Giovanni in grande forma quello che ieri al Grambinus, dopo aver raccontato della sua Napoli e degli splendori della napoletanità, ha annunciato più di una novità in un incontro voluto dai Nastri d’Argento per le Grandi Serie Internazionali e dalla Film Commission Campania.
In queste settimane, racconta, sta lavorando al personaggio di Sara per una serie tv che molto probabilmente approderà a Netflix con protagonista “una donna misteriosa che fa l’agente segreto è che come specialità è capace di leggere il labiale. Sara– aggiunge lo scrittore che ha ispirato serie televisive come “I Bastardi di Pizzofalcone”, “Mina Settembre” e “Il Commissario Ricciardi” – ha sessanta anni e non ha certo una vita sessuale interessante. Ha perso il marito e il figlio ancora piccolo per iniziare una relazione con il suo capo con il quale è rimasta per trenta anni. Poi lui si è ammalato ed è morto e ora lei è in pensione”.
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Sara, continua De Giovanni, “Si occupava di intercettazioni ed è esperta in linguaggio non verbale. A un certo punto incontra la compagna del figlio morto che aspetta un bambino. Diventa insomma nonna senza essere stata madre. Questa serie dalla Palomar di Carlo degli Esposti – ribadisce – diventerà una serie tv probabilmente per Netflix“.
E ancora, in cantiere un’altra fiction che si chiama “L’ultimo spettacolo” sempre per Palomar: “È basata principalmente sulla notte e sul mondo che Napoli propone di notte.– dice- Tutto questo attraverso due personaggi, una coppia che vive una profonda crisi matrimoniale“.
Su “I Bastardi di Pizzofalcone”, seppur incalzato dai giornalisti, Maurizio De Giovanni racconta poco di quello che succederà: “Tutto riparte dalla bomba e tutto verterà sulla ricerca di chi ha fatto questo attentato e perché”.
“Comunque – conclude- è nettamente la migliore serie delle tre. Per quanto riguarda poi la serie quattro, a cui stiamo lavorando, sarà basata su due libri ‘Angeli’ e ‘Fiori’ e poi su quattro storie nuove di zecca“.
Infine anche la voce de il Commissario Ricciardi potrebbe tornare a vivere, in forma però totalmente diversa: “La sua storia in qualche modo si è conclusa, ma mi piacerebbe scrivere un libro su di lui, un libro privato, ma lontano dal crimine, tornare a raccontare quegli anni, ma in modo diverso“.