Bianca Miraglia del Giudice racconta la sua grande passione: diffondere la cultura attraverso l’amore per la lettura

0
642
Bianca Miraglia del Giudice

In un mondo in continua mutazione, la letteratura resta una costante, un mezzo per condividere il sapere, e Bianca Miraglia del Giudice, ispirata dalla sua passione, crea uno spazio nel mondo della letteratura istituendo delle giornate all’insegna di discussioni sulla lettura e le sue conseguenti riflessioni: le Conversazione Letterarie.

La letteratura è ormai diventata parte integrante della sua vita, non solo come interesse personale, ma anche come mezzo divulgativo di cultura. Come nasce questa passione e come sfocia nelle Conversazioni Letterarie?

Fin da ragazza sono sempre stata attratta dalla narrativa, piuttosto che dalla saggistica: dai classici ai contemporanei, trovavo risposte ai miei dubbi e tormenti adolescenziali nelle vicende delle protagoniste dei libri che leggevo. Oggi constato che, ogni periodo drammatico o felice della mia vita, è stato legato ad un libro e Conversazioni Letterarie nasce dall’esigenza e dal desiderio di condividere il mio amore nei confronti della letteratura.

Imbarcarsi in qualcosa di nuovo a volte spaventa, ma la visione del risultato finale spinge a fare il salto verso l’ignoto. Come ha cominciato a inserirsi nel mondo della cultura e della letteratura?

Ho frequentato per cinque anni il Te’ Letterario a Napoli organizzato e diretto dal dottor Giuseppe Iaculo, psicologo Gestalt e accanito lettore; conclusasi quell’esperienza, da settembre 2019 si è deciso di dar vita a Conversazioni Letterarie credendo fermamente che, come afferma Gadamer, la cultura è l’unico bene che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande!

In una società fatta, quasi sempre, da uomini per gli uomini, essere una donna e cercare di ricavarsi il proprio spazio diventa a volte un’impresa. Come è riuscita a bilanciare questo interesse con la sua vita?

Essere organizzate e precise consente la gestione del proprio tempo e delle proprie risorse in modo ottimale; volontà, passione e tenacia contribuiscono a raggiungere gli obiettivi!

Attraverso questi incontri, ha intervistato molte personalità, quali sono le interviste che le hanno dato più soddisfazioni e spunti di riflessioni?

Il confronto con l’Autore è sempre gratificante! Abbiamo avuto con noi Lorenzo Marone, Viola Ardone, Elena Nugnes, Giacomo Casaula e, la scorsa settimana, Maurizio de Giovanni con il romanzo ‘L’equazione del cuore’; tanti ospiti se si considera che la terribile pandemia ci ha costretto per tanti mesi ad uno stop forzato. Ognuno di loro ci ha arricchito ed entusiasmato e tutti i dibattiti sono stati interessanti e partecipati.

C’è un criterio che segue nella scelta dei libri per gli incontri e se sì qual è?

Non esiste un vero e proprio criterio col quale scelgo un libro; essendo socia della libreria Iocisto e scrivendo su La Librellula, la rivista di informazione libraria della stessa libreria, ho la possibilità di essere sempre attenta ai nuovi titoli in uscita, così come su quelli già editi. Forse, una piccola preferenza è nei confronti delle novità editoriali, ma amo ricordare che Conversazioni Letterarie ha esordito con Edith Warthon e il suo splendido ‘L’Età dell’Innocenza’.

La letteratura, per la sua versatilità, ha la capacità di impattare sulle generazioni più disparate, quale pensa sia il rapporto oggi tra i giovani e la lettura? E c’è un messaggio che vorrebbe passare ai ragazzi?

Posso affermare che tra i clienti del settore ‘Old is Gold’, il reparto dei libri usati della libreria Iocisto, ci sono tantissimi ragazzi! Non dimentichiamo la straordinaria rivoluzione operata da Giangiacomo Feltrinelli, il primo che tolse le porte d’ingresso alle proprie librerie rendendole delle agorà librarie, nelle quali poter sostare e sfogliare con calma i testi che più incuriosiscono. Internet fornisce un’informazione sintetica ed immediata, ma la conoscenza è nei testi! Se dovessi passare un messaggio ai nativi digitali, direi loro di non silenziare mai la curiositas che è in loro e di lasciarsi affascinare dal profumo della carta stampata, lo stesso che ancora oggi non smette di conquistarmi!

di Emilia Della Rotonda