Vandalizzata per quattro volte la “scuola” Giacomo Leopardi di Fuorigrotta

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La rabbia dei genitori: le Istituzioni ci hanno abbandonato.

Sconforto e demotivazione da parte di Armando Sangiorgio, dirigente  della scuola elementare “Giacomo Leopardi” di Fuorigrotta.

Una scuola che attende da quattro anni il rifacimento della facciata e la risoluzione di problemi strutturali. Ma che deve fare i conti ancora una volta con furti ed atti di vandali tornati a colpire uno dei plessi storici del quartiere. Quarto furto in due mesi, il terzo appena tre giorni fa.

Nella notte alcuni malviventi si sono reintrodotti nella struttura scolastica e hanno distrutto i distributori adiacenti agli uffici della direzione, scassinando nuovamente le cassette contenenti i pochi spiccioli rimasti e gli alimenti presenti. Poi hanno aperto tutte le aule in cerca di soldi, hanno sottratto una scala depositata nei pressi dei bagni.

Ma il furto del mese scorso in cui fu rubato un televisore, alcuni computer e i soldi dei distributori automatici e poi quello  di appena tre giorni fa, nel quale sono stati sottratti undici proiettori delle Lavagne interattive multimediali, non lasciava presagire una nuova irruzione. Forse malviventi comuni, forse una banda organizzata che sa come muoversi all’interno dell’edificio che non è dotato di videosorveglianza, né tantomeno di sistemi di allarme.

Stamattina le lezioni sono iniziate regolarmente dopo la pausa natalizia. La polizia scientifica ha rilevato che alcuni di questi furti sono stati fatti da professionisti con i guanti, ma che risultano alquanto strani se si pensa che un proiettore con una lavagna non può avere una facile collocazione sul mercato poichè è utilizzabile solo per un tipo di lavoro specifico. Oltretutto i numeri di serie sono facilmente riscontrabili e rintracciabili con un’attenzione maggiore sul mercato.

Si ipotizza che i furti possano essere opera di semplici cani sciolti interessati a recuperare anche pochi spiccioli. Il preside della Leopardi, intervistato, così ha commentato “Viene attaccata la scuola perché indifesa, ma c’è anche poca attenzione verso di essa nonostante le dichiarazioni di disponibilità da parte dei nostri amministratori che fanno ciò che possono in un contesto difficile come la città di Napoli, sostanzialmente deprivato, carente di opportunità e finanziamenti. La Commissione scuola ha già attivato con il suo dirigente Salvatore Pace un dialogo con la Questura e la Prefettura perché quello dei furti è un fenomeno serio e ampio che riguarda tutte le scuole. I genitori arrabbiati hanno esternato la volontà di indire un’assemblea pubblica per coinvolgere tutta la cittadinanza”.

Francesca Bruciano