La Juventus parte col tandem Giovinco-Quagliarella in avanti, Padoin a sinistra e Pogba al posto dell’infortunato Marchisio. Il Parma specularmente nello schema, vede la coppia Amauri-Belfodil e l’assenza di due titolari come Lucarelli e Benalouane.
La partita è subito intensa, con le squadre che si studiano e a farla da padrone è il pressing di una compagine sull’altra in fase di non possesso. Il primo palpito viene dai piedi di Pogba, il destro a giro finisce di poco a lato.La solita Juve che prova a fare la partita, ma il Parma è quadrato,tonico e pronto a ripartire, e proprio su azione di rimessa al 15′ Gobbi in scambio con Amauri davanti all’area tira di poco alto. Occasioni mai limpide, come quella di Belfodil prima (gran dribbling su Caceres del promettente attaccante classe ’92) che tira a alto al 21′ e di Amauri poi in sforbiciata dopo la respinta di Lichtsteiner su tiro ancora dello scatenato franco-algerino al 31′.
La Juve è pericolosa pochi minuti dopo grazie a un fortunoso passaggio di Barzagli, Quagliarella solo davanti a Mirante, che è strepitoso nell’uscita a bloccare il pallone. La gran prova del portiere del Parma viene confermata subito dopo,dove è bravissimo a respingere un’insidiosa punizione di Pirlo da distanza ravvicinata. Il primo tempo si chiude con un giusto 0-0, in una partita povera di grandi occasioni, ma ricca di intensità, soprattutto a centrocampo.
La pausa sembra giovare alla Juventus, che sale in cattedra, aggredendo l’avversario e costringendo il Parma ad arroccarsi nella propria metà campo. Al 7′ gli sforzi juventini vengono premiati: Pirlo calcia una punizione, che Biabiany devia sfortunatamente rendendo imprendibile la parabola, è 1-0. Il goal sembra tagliare un pò le gambe al Parma, che cala di intensità e consente alla Juve di fare il suo gioco, con azioni manovrate favorite dalla miglior caratura tecnica dei centrocampisti bianconeri, su tutti Pirlo e il gran Pogba del secondo tempo.
Conte inserisce De Ceglie per Padoin, mentre al 69′ ci sono cambi in attacco per entrambe le squadre, che vedono gli stanchi Quagliarella ed Amauri lasciare il posto a Vucinic e Sansone. Cambi in un certo senso che “cambiano” la partita: il montenegrino fa un velo a centrocampo, Paletta capisce tutto intercettando e lanciando tempestivamente nello spazio Sansone, che solo trafigge Buffon al 77′. 1-1, giochi riaperti. Conte chiama alla carica i suoi che, come spesso in queste ultime partite, arruffano l’assalto decisivo.
Il Parma senza particolari patemi, se non qualche corner e un, ottiene un pareggio che conferma la sua grande vena casalinga (è l’unica squadra che,meglio della capolista, non ha perso ancora una partita fra le mura amiche in campionato). Per la Vecchia Signora un ulteriore passo falso (dopo la Samp nella scorsa gara), che riapre il campionato, con Lazio (-3) e Napoli (-5) vincenti che si rifanno sotto.
Giancarlo Manzi