Plinio il Vecchio e il Giovane, evento tra Napoli e Bacoli

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Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, il celebre naturalista comasco e ammiraglio di Miseno, perito a Stabiae durante l’eruzione vesuviana del 79 d.C.

Trentasette libri. Circa duemila testi e centinaia di autori a confronto. Un’opera erudita e ricca di materiali, tanto varia quanto la natura stessa (Plinio il Giovane). Il trattato sulla natura più vario e ricco che l’Antichità ci abbia restituito, nonché l’unico testo sopravvissuto del suo autore. Stiamo parlando della Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, il celebre naturalista comasco e ammiraglio di Miseno, perito a Stabiae durante l’eruzione vesuviana del 79 d.C.

All’enciclopedia pliniana, e alle numerose notazioni “naturalistiche” affioranti dalle Lettere di Plinio il Giovane – ricordiamo quelle indirizzate a Tacito sull’eruzione vesuviana – è dedicata la seconda edizione de Le memorie del comandante. L’evento I Plinii e la Natura, voluto dall’assessore alla cultura di Bacoli Mariano Scotto Di Vetta: si svolgerà a Bacoli e Napoli dall’1 al 6 giugno 2022, col Patrocinio del Parlamento Europeo e la partecipazione di importanti Enti comaschi, come l’Accademia Pliniana di Massimiliano Mondelli.

Un’occasione ulteriore per rafforzare il legame tra i territori più strettamente connessi alla storia dei Plinii. L’evento sarà anche l’occasione per tenere a battesimo la Rivista di Studi Pliniani, edita da Valtrend, ideata dopo la prima edizione del Festival pliniano. La nuova pubblicazione sarà presentata da Cinzia Peluso (direttore responsabile) e Alessandro Luciano (direttore scientifico) oltre che da Mara Iovene e Mario Marotta, che guidano la Valtrend.

Obiettivo della Rivista è creare un nuovo filone di studi multidisciplinare sui due Plinii. Per raccordare ambito letterario e scientifico e ripercorrere in chiave moderna gli studi pliniani.

All’evento, organizzato dai Comuni di Bacoli e Como, assieme al Parco Archeologico dei Campi Flegrei, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, all’Accademia Pliniana, alla Biblioteca Universitaria di Napoli, al Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell’Università Federico II, e in collaborazione con la Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo, la Fondazione Alessandro Volta di Como, il Nucleo TPC della Campania (Arma dei Carabinieri), il Comune di San Sebastiano al Vesuvio, il progetto Plinius, ars et natura dell’Università di Tübingen, il progetto OltrePlinio della Scuola Normale Superiore di Pisa, il Museo Storico Archeologico di Nola, la Federazione Italiana Attività Subacquee, il Museo delle Arti Sanitarie di Napoli, la Società dei Naturalisti in Napoli, l’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria di Roma, l’Associazione Rotta di Enea, l’Associazione Stabiae 79 A.D., e curato dall’archeologo e scrittore Alessandro Luciano, parteciperanno alcuni dei principali studiosi dei Plinii.

I loro interventi, partendo dalla lettura della Naturalis Historia e delle Lettere del Giovane, spazieranno dall’archeologia al mondo delle scienze, fino a proporre riflessioni sul mondo contemporaneo. Il convegno si articolerà in quattro Sezioni, ognuna delle quali dedicata a un elemento della natura (Aria, Acqua, Terra, Fuoco).

Oltre agli interventi scientifici, ci saranno presentazioni di libri, visite guidate e spettacoli dal vivo, nonché un’esposizione bibliografica e una mostra con video-installazioni, fotografie e riproduzioni artistiche. Questa seconda edizione è connotata da rilevanza europea, anche per la partecipazione del vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno e dell’eurodeputato Danilo Oscar Lancini, al coinvolgimento dell’Università di Tubingen, nonché all’intervento di Daisy Dunn, storica di fama internazionale.

Nel 2023, peraltro, ricorrerà il Bimillenario Pliniano, una celebrazione che avrà risonanza non solamente in Italia, ma anche nel resto d’Europa. Lo stesso Plinio il Vecchio viaggiò a lungo per il Mediterraneo e l’Europa, rivestendo importanti incarichi in Province lontane, che oggi fanno pienamente parte dell’Unione. È proprio alla sua epoca, peraltro, che un’embrionale identità europea cominciava a formarsi.

Profondamente europeo ed attuale, inoltre, è il tema scelto dal Comitato scientifico. L’amore per la natura e la tutela dell’ambiente erano così sentiti da Plinio il Vecchio che Alessandro Luciano, curatore dell’evento, non ha esitato a definirlo scherzosamente il Greta Thunberg dell’Antichità. Era un militare, Plinio il Vecchio, ma anche un letterato affascinato dalla natura e un salvatore di uomini.

Per onorarne il ricordo, verrà consegnato al generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, il Premio “Plinio il Vecchio, pioniere della Protezione Civile”. Tra gli ospiti ci sarà anche Karina Samoylenko, ballerina del Teatro San Carlo di Napoli, mamma ucraina e papà russo. Per sottolineare che un’Europa unita, ambientalista e portatrice di pace, fondata su un sostrato storico-culturale comune, debba restare il patrimonio più importante da preservare.