Negri, Cuccovillo, Rossi, Foglio, Mattiello, Toth, Renzuto Iodice, Gallo, Ferrone, Kovacs, Bertoli, Baraldi, Saccoia, Scalzone, guidati da Occhiello, sono i protagonisti indiscussi alla Scandone.
Non ci può essere sabato pomeriggio senza i campioni del Posillipo. Emozioni smisurate in piscina, a bordo vasca e sugli spalti nell’impianto di Fuorigrotta, per uno spettacolo imperdibile ed affascinante. 32 minuti di sano agonismo e di puro divertimento.
Un’ immagine dello sport pulito e di qualità. La pallanuoto, e in particolar modo quella napoletana, troppo spesso bistrattata e dimenticata dai più ma amata e seguita da intelligenti appassionati e non solo dagli addetti ai lavori. Le istituzioni nostrane, anni luce lontane da questa realtà, non immaginano minimamente cosa sia questa disciplina olimpionica. Oltre ad essere un gioco, è una palestra di vita, definita da Paolo De Crescenzo “ dura, leale, sommersa”.
Nuova ed esaltante vittoria contro il Savona 10-9. Grinta, passione, cuore, fiducia, concentrazione e la voglia di non mollare mai, anche quando tutto sembra perduto o impossibile. Questo è il Posillipo dei giovani. Desiderosi di far bene, di superare gli ostacoli, di non arrendersi mai.
Match winner Giuliano Mattiello, autore di 4 fondamentali reti. Ma è l’intero collettivo da lodare. A partire da Tommaso Negri, geloso custode della sua porta, passando per un immenso Saccoia, un granitico Gallo (in questa occasione squalificato), un roccioso Bertoli, marcatore di una tripletta, l’esperienza e la concretezza degli ungheresi Toth e Kovacs e il contributo di tutti gli altri validi atleti. I rossoverdi risalgono la china e giungono a quota 15 in classifica. Prezioso successo conseguito ai danni dei biancorossi e seconda vittoria di seguito.
Il Posillipo c’è e si vede.
Servizio di Diego Scarpitti, Emanuele La Veglia e Francesco Monaco