Mercato di gennaio Juve? Ormai è un totonome, decine gli attaccanti accostati alla Vecchia Signora

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Llorente arriva, ma a giugno, a gennaio Drogba è impensabile, vuole troppo, forse Lisandro Lopez.

-9, non è la temperatura segnalata a Torino e nemmeno un distacco in classifica… aspettate, chi ha detto Inter? Beh, lasciamo stare. Siamo qui per parlare di mercato o di fantamercato. Ormai in Italia non ci sono neanche gli occhi per piangere, ma la fantasia è sempre tanta. Nove sono i giorni che mancano alla fine del mercato di riparazione di gennaio. La Juventus non ha ancora battuto il colpo, quello che i tifosi aspettano da tanto, quello del fantomatico top player.

Mercato di riparazione e Juventus nella stessa frase? C’è qualcosa che non va forse, riparare che cosa? Un primo posto in Serie A, una semifinale di Tim Cup e una qualificazione agli ottavi di Champions? Non sembra che l’impianto abbia bisogno di manutenzione. Miglior difesa e, un momento, miglior attacco, 45 gol. Acciderboli, uno in più della squadra del boemo volante.

Eppure l’attaccante serve, sì, perché i numeri sono dati di fatto e guai a contestare sua maestà matematica, ma anche vedere una decina di palloni scagliati in bocca al portiere avversario è un dato di fatto. Ormai la scena è quasi sempre la stessa, Giovinco, Vucinic, Matri e Quagliarella – chi più, chi meno – più qualche attaccante d’occasione come Giaccherini, che invece di appoggiare una palla facile facile in porta, la sparano in tribuna. E che dire quando invece devono tirare una mina e invece esce fuori una mozzarella?

In Italia questo può non notarsi molto, arriva Ufo Robot Pogba che sgancia due missili e via, tutti sulla giostra. Ma in Europa? Le occasioni sono sicuramente di meno e le difese avversarie decisamente più forti e organizzate. Qui ci vuole lo stoccatore, il Trezeguet di turno che o di stinco o di chiappa te la mette dentro. Ma a gennaio chi può mai arrivare? Il nome già c’è, è Fernando Llorente, ormai messo da parte dall’Athletic Bilbao, ma arriverà a giugno, costo zero, 4,5 milioni di ingaggio per 4 stagioni.

Perché non portarlo subito a Torino? Beh, si sa come sono i baschi, proprio come lo è Urrutia, il presidente del club biancorosso. Preferirebbero vedere la propria moglie tra le braccia di un catalano piuttosto che venir meno alla parola data. Llorente parte subito solo se si paga la clausola rescissoria, altrimenti resta dov’è. Poco importa che la sua cessione non faccià guadagnare nemmeno un euro alla società. E Drogba? Un sogno costoso. La società bianconera offre 3 milioni per sei mesi, mica broccoletti, ma l’ivoriano fa lo schizzinoso.

E se l’attaccante ce l’hai in casa? Gabbiadini e Immobile non saranno ancora dei fenomeni ma chi si accontenta gode. Eh no, in casa la Juve ha anche due suocere che fanno la voce grossa, Preziosi e Guaraldi, presidenti di Genoa e Bologna che hanno i due giovani in comproprietà con la Juve. A questo punto resta Lisandro Lopez, attaccante dell‘Olympique Lione, sottovalutato dai più ma che davanti alla porta non si spaventa. L’argentino è in vena anche di giri di campo, lo ha fatto contro l’Evian e sembrava proprio un addio. Ma alla finestra ci sono anche Fiorentina e Lazio, Aulas, presidente del club francese, non molla l’osso.

Com’è diventato difficile fare un po’ di sano shopping, c’è inflazione, i prezzi salgono e la papera non galleggia perché l’acqua è pochissima. Il tifoso juventino non vuole Falcao o Cavani, almeno non per adesso, ma un attaccante che almeno non faccia aspettare sempre 60, 75, 93 minuti per archiviare la pratica. Chiede troppo? Si dice chi troppo stringe nulla avrà, ma si dice anche che l’appetito vien mangiando.

 

Michele Longobardi