Il match con il Catania di sabato sera al San Paolo aveva dato qualche speranza, al club di De Laurentiis, di conquistare la vetta della classifica. Per una notte, gli addetti ai lavori e i tifosi hanno sognato il primato, a pari punti con la Juventus. La vittoria dei bianconeri però, nella gara di domenica contro il Chievo Verona, ha ribaltato nuovamente la situazione, allontanando gli azzurri di tre punti dalla cima della classifica.
Ciò nonostante, il Napoli ha giocato un’ottima gara contro il Catania: una partita basata soprattutto sulla concentrazione e su di un perfetto status mentale, unito alla voglia di vincere e al perfetto tatticismo in campo. La partenza sprint degli azzurri con il tiro di Pandev appena pochi minuti ad inizio partita ha messo subito in mostra il carattere degli undici di Mazzarri, pronti a far valere il proprio gioco come una vera squadra da vertice.
Il gol di Hamsik, solito pupillo e perno fondamentale del gioco partenopeo, ha premiato gli azzurri per il gioco espresso fino a quel momento: tiro di Zuniga e tapin dello slovacco. Gol fortuito? Potrebbe, ma anche la fortuna fa parte del calcio e ogni tanto ci mette lo zampino. Il Catania non ha avuto modo di creare occasioni pericolose, sicuramente merito dell’offensiva azzurra.
Non poteva esserci, inoltre, raddoppio più bello: dopo mesi di angoscia, anche il capitano Paolo Cannavaro è riuscito a sfogare la propria ira segnando il gol del 2-0. Da un cross del solito Hamsik, il difensore partenopeo si è fatto trovare pronto per la rete del raddoppio. Soltanto Cavani è mancato al gol. Ma la forza della squadra si vede anche in questi momenti: quando il leader non segna, c’è chi è pronto a farlo al posto suo.
Particolari meriti vanno a Grava e Mesto: il primo, dopo un anno e passa di inattività, è riuscito a tenere a bada Gomez, uno dei migliori attaccanti della serie A, rapido e veloce nelle ripartenze o con palla al piede. Il cuore e l’anima azzurra sono ormai impressi nel minuto corpo del difensore nativo di Caserta. Dal canto suo Mesto è riuscito a sostituire alla grande l’infortunato Maggio, giocando una partita ad alti livelli e senza commettere un errore. Adesso, non c’è più bisogno di lamentarsi dei cosiddetti “panchinari”. Anche chi gioca di meno, da il suo apporto più che positivo alla squadra.
I tre punti ottenuti in casa hanno fatto salire il Napoli a 49 punti in classifica: un Napoli sempre più da vertice ed un Mazzarri sempre più grintoso. Sabato prossimo la sfida con la Lazio non sarà cosa semplice. Gli azzurri però, se vogliono mantenere il passo, devono imporre anche a Roma il proprio gioco. Intanto, dagli spalti si inizia a sentire un coro: 1° marzo sta arrivando, 1° marzo sta arrivando…
Eduardo Desiderio