di Roberto Russo
Circola insistentemente il nome di una scrittrice, Silvia Ruggiero psicologa, psicoterapeuta e poetessa pugliese che ha cominciato ad essere conosciuta al pubblico con i suoi piccoli saggi di psicologia (“Crescere e aiutare a crescere” e “Violenza liquida” In Edit edizioni) e con i suoi articoli che si possono facilmente trovare in rete, sempre interessanti e utili al largo pubblico per diffondere ciò che la psicologia insegna e che si può applicare alla vita di ognuno per incrementare il livello di benessere personale e collettivo.
Successivamente sono arrivate le poesie, dirette, delicate ma taglienti, specchio di quel suo mondo interno che ha potuto inglobare il mondo interno dei molti che si sono rivolti a lei per trovare risposte e soluzioni e conforto. Un mondo interno che si fa parola per applicare ciò che già lei andava ripetendo nei suoi scritti, vale a dire l’importanza di condividere emozioni e sentimenti per esprimere l’umanità e permettere la vicinanza.
Lei insegna a rinunciare ai confini strutturati, alle barriere puramente cognitive per avvicinarsi agli altri, per poter dare e ricevere calore e vicinanza, per poter recuperare quella umanità che rischiamo di dimenticare. Un’alfabetizzazione emotiva funzionale e imprescindibile per combattere la violenza e la solitudine e lei per prima applica ciò che nei suoi primi scritti propone. Così nascono le raccolte “Non solo Parole” e “All’ombra della luce della luna” parole vive, emozioni intense che leggendo sentiamo anche noi sulla nostra pelle.
Sentiremo ancora parlare di Silvia Ruggiero e probabilmente parleremo ancora di lei e dei suoi scritti. Intanto continuiamo a leggerla e ad ascoltarla con piacere, perché anche nei suoi interventi in presenza durante le presentazioni e le interviste riesce sempre a regalarci qualcosa, ci fa scoprire parti di noi che ci aiutano a comprendere meglio anche il nostro mondo interno.
