Saldi in Campania: spesa pro capite in netta diminuzione

0
249
I saldi invernali al via in Campania dal 5 gennaio

Giovedì 5 gennaio partiranno ufficialmente i saldi in Campania e secondo le stime è prevista una netta diminuzione delle spese rispetto allo scorso anno.

Prendono il via giovedì 5 gennaio i saldi in Campania, il primo grande appuntamento commerciale del 2023 e uno tra i più attesi dai consumatori. Nonostante le attese, tuttavia, le stime di Confesercenti Campania per questa stagione di saldi prevedono una netta diminuzione (-20%) delle spese rispetto allo stesso periodo del 2022, abbassando a circa 136 euro la spesa pro capite (nel gennaio del 2022 la spesa media è stata di 170 euro). Saranno circa 3 milioni le persone che nei prossimi 60 giorni parteciperanno ai saldi, generando comunque un introito di oltre 400 milioni di euro, con un plus del 25% garantito dai turisti che ancora affolleranno la nostra regione.

«Purtroppo la diminuzione è riconducibile all’inflazione – commenta Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente Nazionale con delega al Mezzogiorno -, all’incremento dei costi e all’impossibilità per molte famiglie di far fronte a spese extra. In ogni caso è un introito importante per le nostre attività e per questo, ancora di più, bisogna dare forza ai commercianti sotto casa che pagano regolarmente le tasse nel nostro paese e nei nostri comuni contribuendo allo sviluppo degli stessi».

La diminuzione del 20% dei consumi è conseguenza anche del fenomeno dalla valanga di pre-saldi e promozioni iniziate già a Santo Stefano: si è importata, infatti, addirittura la tradizione dei Boxing Days, il periodo di sconti – celebrato nel Regno Unito e in altri paesi del Commonwealth – che inizia proprio il 26 dicembre.

«Purtroppo, quella delle vendite con sconto e anche sottocosto è diventata – spiega Vincenzo Schiavo – una pratica commerciale diffusissima, con cui si cercano di mantenere i volumi perduti in questi anni di difficoltà. La pratica, però, di fatto penalizza le attività meno strutturate che non possono competere contro campagne promozionali così aggressive. Ma per i saldi tradizionali i consumatori da sempre premiano i negozi di vicinato dei quali possono verificare la veridicità dell’offerta. Infatti, la spinta del marketing verso pre-saldi, vendite private e promozioni speciali, a nostro avviso, disorienta e riduce le tutele degli stessi consumatori, inducendoli a confondere le vendite promozionali con i saldi di fine stagione, che sono un evento commerciale del tutto diverso».

Regole e parametri da rispettare

In tal senso Confesercenti Campania, da sempre impegnata per il rispetto delle regole, sottolinea alcuni parametri da rispettare, a tutela delle attività ma anche dei consumatori. «I saldi si applicano solo a prodotti che abbiano una stagionalità, come abbigliamento e accessori moda, seguendo una disciplina giuridica complessa che va dalla comunicazione preventiva dell’inizio delle vendite di fine stagione all’obbligo del doppio prezzo in cartellino. Dobbiamo fermare la confusione – conclude il presidente Schiavo – e per questo bisogna rivedere le regole per garantire sconti trasparenti ai consumatori e tutela della concorrenza, anche avvicinando di più la data di partenza delle vendite alla fine reale della stagione».

Il boom del turismo in Campania

Alla stima di una diminuzione della spesa pro capite per i saldi fa da contraltare il boom del turismo, a Napoli e in Campania. Nella nostra Regione, in tutto il mese di dicembre, c’è stata un’affluenza di oltre 2 milioni di turisti, ai quali si aggiungeranno i circa 350 mila attesi per il prossimo weekend dell’Epifania. Incassi ragguardevoli: 200 milioni di euro solo a Napoli e provincia, circa 330 in tutta la Campania per un dicembre d’oro. Sono circa 1,4 milioni i turisti che hanno visitato Napoli e provincia nel mese di dicembre, approfittando dei weekend “lunghi” e delle festività, con la presenza di oltre 600 mila turisti soltanto nel periodo compreso tra Natale e Capodanno, in cui è stato generato un introito di oltre 100 milioni di euro per le imprese.

«Napoli si dimostra tra le mete più ambite e desiderate Italiane e le motivazioni sono semplici: Napoli – commenta Vincenzo Schiavo – è una città unica per le sue meraviglie paesaggistiche ed architettoniche alle quali si aggiungono l’altissima qualità delle imprese del nostro territorio, i prezzi modici per i turisti e i tanti eventi gratuiti organizzati durante le festività. Confesercenti ed il mondo del turismo sono abbastanza soddisfatti ma chiedono al comune di accelerare sulle carenze infrastrutturali quali: servizi igienici, pulizia, trasporto e sicurezza, tenendo conto che anche la tassa di soggiorno ha prodotto un indotto notevole alle casse del comune di Napoli la tassa di soggiorno».