Inizia il festival di Sanremo! Ecco i commenti

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Dalla prima serata, possiamo dire che questo è un festival del tutto rinnovato: non ci sono fiori, c’è una scala a scomparsa e l’orchestra è “sospesa in aria“. Saranno scelte metaforiche o solo innovazione?

In tutti i sensi, questa è stato un inizio gara esplosivo! Partendo dai fischi a Crozza, Toto Cutugno che canta con il coro dell’Armata rossa la sua “Italiano” e la cara canzone sanremese di Modugno “Volare e per poi arrivare ai temi sociali affrontati durante la puntata quale la crisi e l’omosessualità.

Il duo Fazio-Litizzetto ha presentato con grande bravura e simpatia questo festival, facendo cadere ogni sorta di costruzione d’immagine e ipocrisia dando valore alla musica in gara. Per questa sera, i big che si sono esibiti erano in 7 e tutti con due canzoni in gara.

Durante la serata, sono state scelti i brani che poi andranno in gara. Ecco a voi i commenti:

Marco Mengoni: per il vincitore del talent X Factor, il pubblico e la stampa hanno deciso di portare avanti come brano scelto “l’essenziale” che risulta essere una classica canzone all’italiana con un testo ricco di rime e frasi che sembrano già sentite ma Mengoni con il suo carisma, mette in scena un bell’esempio di tipica canzone sanremese degli ultimi anni.

Raphael Gualazzi: quest’anno, è tra i big uno che nel 2011 vinse Sanremo Giovani. Cantautore e pianista jazz, Gualazzi porta avanti nella sua “Sai (ci basta un sogno) un ritmo incalzante, travolgente che sembra uscito da una jam session tra Pino Daniele e Riccardo Cocciante. Una sorta di via di mezzo fra Iannaci e Cammariere.

Daniele Silvestri: con “A bocca chiusa” il cantautore  parla dei cortei di piazza, della difficile situazione di chi lavora o va a scuola e che combatte per i propri diritti. Sembra addirittura che i protagonisti ritengano che manifestare sia inutile. Splendida quanto disincantata. Uno specchio dei nostri tempi. Geniale anche l’idea dell’interprete.

Simona Molinari e Peter Cincotti: un duo decisamente carismatico quello formato dalla cantautrice napoletana e del pianista americano. Cantano insieme una loro canzone “la felicità” che sembra trasportare chi ascolta indietro nel tempo, negli anni 60 quando la canzone italiana si macchiava di swing! Supportati da un’interpretazione impeccabile, il duo offre una memorabile e coinvolgente esibizione, Splendide le voci, splendidi loro.

E poi! Momento di pausa dalla gara perché c’è Crozza. C’è chi grida “No politica” e “torna a casa pirla” e invece, il comico è stato decisamente applaudito dal pubblico dell’Ariston che ha compreso la sua satira leggera ma incalzante. Scelta azzardata quella di Fazio, ma comunque coraggiosa.

Marta sui tubi: il pubblico sceglie “Vorrei“. Il testo è stravagante e la canzone incuriosisce. Che possano essere una nuova promessa “diversa”? Per ora, il pubblico rimane contento. Un’altra scelta rischiosa ma vincente per questo festival.

Maria Nazionale: in vestito fucsia per niente intonato alla scenografia, la cantante propone “E’ colpa mia” canzone napoletana dove malinconia e solitudine si incontrano filtrate dai suoi “virtuosismi vocali”.

Chiara Galiazzo: l’ultima vincitrice di X Factor porta sul palco dell’Ariston “Il futuro che sarà” che presenta non la solita canzone da vincitrice di reality, ma una canzone degna di nota, con elementi zungareggianti e modulazioni vocaliche e melodiche. La sua voce è gradevole e carica di sentimento.

E così, si conclude il nostro primo faticoso commento su quest’esperienza. E voi? Cosa ne pensate?

Fateci sapere la vostra, commentate!

Naomi Mangiapia e Nicola Vitale