Filippo Nigro protagonista e alla regia con Fabrizio Arcuri di Every Brilliant Thing in scena al Teatro Nuovo di Napoli.
E’ un’autobiografia scandita da una lista di “cose per cui vale la pena vivere”, che si allunga con il tempo, dall’infanzia all’età adulta, a prendere vita in ‘Every Brilliant Thing‘ di Duncan Macmillan, in scena da giovedì 13 aprile alle 21 (repliche fino a domenica 16) nel Teatro Nuovo di Napoli, con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro, anche attore protagonista.
Presentato da CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG e Sardegna Teatro, nella traduzione di Michele Panella, ‘Every Brilliant Thing’ è un’opera teatrale dello scrittore britannico, scritta nel 2013 assieme a Jonny Donahoe (che ne è stato anche il primo interprete).
Filippo Nigro è protagonista in scena del racconto di una vita documentata su appunti presi al volo su pagine di libri, scontrini e sottobicchieri del pub, a comporre una lista di momenti speciali, illuminazioni, piccole manie, emozioni fugaci. Nel tempo l’elenco si allunga, seguendo il ritmo degli eventi di una vita e la costruzione di un’identità”.
‘Every Brilliant Thing’ da’ vita a un racconto/confessione umano e informale di momenti speciali durante il quale il protagonista mette sempre più a fuoco il rapporto con il padre, con il suo primo amore, il fallimento del matrimonio, la ricerca di aiuto nei momenti di difficoltà. Con la complicità di alcuni spettatori, chiamati a dare un piccolo contributo per far sì che i ricordi prendano vita e attraverso una scrittura dal ritmo serrato, Every Brilliant Thing, si aggiunge, “riesce a toccare con sensibilità e una leggerezza non superficiale il tema delicato e complesso come la depressione”.
Lo spettacolo diventa una pièce partecipativa che costituisce per il pubblico un’esperienza. Grazie alla risposta dell’audience, alla ‘temperatura emotiva’ e alle reazioni che ogni sera si creano in teatro, lo spettacolo non è mai lo stesso. Filippo Nigro riscrive in scena il pezzo insieme con gli spettatori che lo vorranno aiutare. In questa direzione Fabrizio Arcuri persegue la sua personale ricerca di costruzione di immaginari collettivi, che affrontano sempre riflessioni sulla vita.