Dopo le tre sberle europee al San Paolo, il Napoli deve ripartire subito in campionato. Avversario di turno la Sampdoria di Delio Rossi, uno che di sberle, è il caso di dirlo, se ne intende. Di fronte il passato e il presente di Walter Mazzarri.
Proprio il tecnico di San Vincenzo si presta alla consueta conferenza stampa pre-partita. Tanti i temi trattati. Si inizia con la figuraccia di Europa League e della necessità di una reazione azzurra:
Avevo detto ai ragazzo di non avere la pressione di fare per forza gol ma a volte non riescono a stare concentrati. Queste sono gare difficili. Mi sembrava fosse un’amichevole, il San Paolo poi era semivuoto”. E’ evidente quindi che un tecnico, dopo una partita come quella di giovedì, si aspetti una prestazione diversa. Il risultato è relativo, io voglio vedere una squadra che aggredisca l’avversario”.
Ci vuole una reazione dunque, reazione che significa giocoforza battere la Sampdoria:
Domani non sentiremo la pressione del dover vincere a tutti i costi. La pressione deve essere solo di non sbagliare le partite. Non dobbiamo pensare nemmeno a cosa fa la Juventus che sta davanti, ma dobbiamo guardarci anche le spalle perchè ad inseguirci ci sono squadre come Milan, Inter e Lazio”.
Proprio sulla Juventus, il tecnico toscano dice la sua sulla polemica sollevata da Antonio Conte sul calendario:
“Loro hanno giocato martedì e giocheranno di nuovo stasera, noi giovedì sera ed in campo domani pomeriggio. Quanti giorni abbiamo avuto tra una partita e l’altra? Credo che la matematica non sia un’opinione. Vogliamo parlare della prossima? Si gioca di venerdì Napoli-Juve, e noi quando giochiamo con l’Udinese? Domani avrei preferito giocare in notturna, almeno per dire qualcosa in più alla mia squadra su una compagine insidiosa come la Sampdoria”.
Poi il ricordo di Carmelo Imbriani:
“Era un ragazzo eccezionale, il dispiacere è enorme. L’ho conosciuto quando allenavo con Ulivieri. E’ una tragedia che mi ha colpito veramente e sono vicino all’intera famiglia”.
Infine, un Mazzarri evidentemente dispiaciuto e infastidito dalle notizie di alcune discussioni con qualche giocatore della rosa e sulle pressioni prima della gara col Viktoria risponde così:
“Non si può colpire il mio rapporto con i giocatori, se dovessi avere dei problemi con qualcuno lo direi pubblicamente senza problemi. Poi a certe domande non dovrei neanche rispondere. E’ il caso di chiudere la qualificazione all’andata con 3-4 gol? Certo, ma alla fine della gara avete visto tutti il valore della squadra avversaria ed invece sembrava un luogo comune dell’allenatore alla vigilia. I ragazzi li recepiscono certi messaggi ed anche i tifosi, al San Paolo così poca gente non l’ho vista neanche in amichevole”.
Francesco Monaco