Si è conclusa anche questa 63° edizione del Festival di Sanremo. La finale sanremese, che ha proclamato come vincitore Marco Mengoni con la canzone “L’essenziale“, ha brillato non solo per musica e spettacolo ma anche e soprattutto per l’haute couture.
Per questo bisogna ringraziare la super top model nostrana Bianca Balti, che ci ha incantati con la bellezza e l’eleganza raffinata dei suoi abiti. La modella ha scelto di indossare per la finale un total look Dolce & Gabbana, compreso di accessori come scarpe e maxi orecchini.
Bianca Balti, scoperta proprio da Dolce & Gabbana nel 2005, è la modella italiana più richiesta dal fashion system. Ha illuminato il palco dell’Ariston con il suo fascino acqua e sapone, dimostrando di essere bella anche al naturale.
Il primo dei quattro abiti indossati dalla super modella è un long dress total white in pizzo sangallo con bustier scollo squadrato e maniche a sbuffo, gonna a sirena e strascico. Bianco di sera, decisamente insolito, ma ci piace questa freschezza primaverile.
Bianca fa il suo ingresso sul palco scendendo le scale a piedi nudi ed è un po’ sposa e un po’ “principessa Disney”. Unico accessorio un paio di maxi orecchini dorati arabeggianti, che dovevano essere davvero pesanti dato che costringevano la Balti ad una postura “ingessata”. Gli orecchini facevano pendant con il degradé biondo dei capelli, lasciati sciolti sulle spalle. Make up inesistente. Scelta nobile e coraggiosa, ma avrei preferito un po’ di ricercatezza in più. L’unica nota stonata dell’outfit sono proprio gli orecchini, troppo “maxi” per un viso delicato come il suo.
Indossa poi un completo maschile total black giacca e pantalone molto castigato e riesce ad essere ugualmente molto femminile. L’outfit è composto da una giacca dal taglio corto sotto al seno, un bustier con bottoncini centrali allineati e pantaloni stretti alle caviglie. Il tocco glam è il paio di scarpe tempestato di pietre dorate. Di classe, ma nulla di nuovo.
Con il terzo cambio ritorna l’abito a sirena in pizzo total black. Stavolta audaci trasparenze mettono in bella vista culotte e bustino. Una qualsiasi altra donna sarebbe risultata volgare ed eccessiva, ma lei no. A stonare il tutto dei maxi orecchini a croce, osceni. Un abito d’effetto, peccato che sia inciampata nel vestito per la felicità dell’invidiosa Lucianina che esulta senza ritegno mentre lei, poverina, si consola tra le braccia di un Fabio Fazio piacione.
Chiude la serata con un long dress a sirena total red in pizzo (ancora!!!), accollato, con manica lunga e bustier in vista color platino. Le scarpe rosse con applicazioni dorate in pendant con l’abito. Elegante raffinata e carina per carità, ma che noia il pizzo riproposto fino alla nausea. Ho capito che alla maison D&G piace il pizzo, a me piace la lasagna ma non per questo la mangio a colazione pranzo e cena!
Di Bianca Balti ne hanno dette di tutti i colori. La modella è apparsa timida e un po’ impacciata,molto emozionata, e chi cercava sguardi intensi e pose accattivanti è rimasto a bocca asciutta, perché la Balti non ha fatto che mostrare tutti i suoi denti (a detta dei maligni un po’ “giallognoli”) in grandi sorrisi per tutto il tempo.
Nei primi articoli sanremesi ho lanciato una sfida glam tra la nostra Bianca e l’israeliana tutte curve Bar Rafaeli. Mi spiace ammetterlo ma ha vinto in trasferta Bar su tutta la linea. Bianca, darling, dovevi metterci un po’ più di impegno e originalità!
Veniamo alla vera regina del Festival, che non è stata minimamente oscurata dalla bellezza di Bar e Bianca messe insieme. Sì sto parlando proprio di lei, Lady Luciana Littizzetto.
Il primo è un abitino rosso che sfuma nel nero senza maniche con gonna ampia impreziosito da cristalli e piume nere. Un po’ retrò chic, di classe. Forse l’abito più bello indossato in tutto la durata del Festival. Il secondo abito è composto da corpetto nero con piume e paillettes in tinta, cinta d’argento in vita e gonna grigia ampia tempestata di cristalli, molto “black swan“. L’ultimo abito è un long dress composto da corpetto nero con scollo a cuore impreziosito da pietre e paillettes e gonnellone rosso con profondo spacco anteriore che fa un po’ torero ma va be’. Promossa.
Malika Ayane si ripresenta di nero vestita con i capelli alla Marilyn Monroe dicendo di essersi ispirata alla classe di Grace Kelly. Tesoro, ne sei lontana anni luce. Annalisa Scarrone indossa un abitino a palloncino grigiolino da poppante con scarpe francesine al piede. Simona Molinari si conferma la peggio vestita di tutto il festival con un mini dress in paillettes metallizzato sui toni del bronzo con un volant beige sul retro orribile. Maria Nazionale si presenta strizzata in un abito sirena blu notte di una taglia in meno alla sua dove il décolleté a momenti straborda dallo scollo. Sulla parte finale della gonna ci sono ricami in tulle trasparente. Strepitoso Max Gazzè un po’ vampiro un po’ pirata con una pupilla color giaccio e orecchino con croce pendente avvolto nel suo cappotto di velluto. Chiara Galiazzo indossa invece un long dress in tulle nude e nero che la ingrossa di due taglie con scollo all’americana e fiori posticci neri applicati sul collo e sul giro vita. Elio e le storie tese sono dei trasformisti, appaiono elegantissimi e super obesi. Il vincitore del Festival Marco Mengoni indossa un tuxedo firmato Salvatore Ferragamo.
Cala così il sipario sul Festival di Sanremo 2013, un festival di qualità, sobrio ed elegante con una coppia alla conduzione che funziona. La goffa tenerezza di Fabio Fazio è in perfetto contrasto con la peperina sfacciataggine di Luciana Littizzetto. Tra i due c’è intesa stima e affetto, un rapporto consolidato da una collaborazione decennale. Il binomio perfetto Fazio-Littizzetto verrà riconfermato anche per l’anno prossimo? Chissà.
A voi piacerebbe?