Daniela Ioia, la nuova stella del teatro e del cinema italiano

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Daniela Ioia, la nuova stella del teatro e del cinema italiano

Un Posto al Sole, la celebre soap che da anni ci fa compagnia a cena, può vantarsi di avere nel suo cast attori di grande rilievo. Potrebbe tranquillamente adagiarsi così, creando magari nuove storie con i protagonisti in casa, già suoi, ma non si accontenta, anzi, “sforna” sempre più spesso nuovi attori, nuovi volti che possono dare un ancor maggior vigore ad un format sempre al passo con i tempi. Un personaggio su tutti ha suscitato la mia curiosità in questi mesi, un’attrice entrata nel cast in punta di piedi quasi, nonostante non sia proprio al “primo giorno di scuola” nel settore cinematografico, e che è poi entrata prepotentemente nel cuore dei fans, diventando un vero idolo. Parlo di Daniela Ioia, alias Rosa Picariello. La sua passione l’ha portata a calcare prima i palcoscenici teatrali per poi arrivare anche sul grande schermo, in film quali Gomorra, Il Sindaco del Rione Sanità, Mare Fuori  e Nostalgia con Pierfrancesco Favino.

Una donna semplice, con due grandi passioni: la natura e gli animali ( in particolar modo i cavalli ) e la recitazione. Ciò che mi ha colpito di più di lei è la sua grinta, e il suo calarsi nel personaggio che interpreta con una facilità impressionante. Sono riuscito a mettermi in contatto con lei, a strapparle così un’intervista che riporto per i lettori di RoadTv Italia:

Daniela Ioia, la nuova stella del teatro e del cinema italiano

Grande scoperta per il patrimonio artistico italiano, hai esperienza sia nel settore teatrale che in quello cinematografico: quale dei due preferisci?

Beh è come chiedere ad un bambino “a chi vuoi più bene, a mamma o a papà?” Mio figlio risponderebbe “a tutti e due”.  E io come lui rispondo , entrambi. Non ho una preferenza, mi sento viva sia su di un palcoscenico che davanti all’obiettivo della telecamera. Non so spiegare la sensazione, ma è come se trovassi il mio posto nel mondo.

Riesci a spaziare da ruoli drammatici a quelli comici: quali ti stimolano di più?

I personaggi divertenti hanno molte difficoltà. Bisogna rispettare i tempi comici, evitare di esagerare per non finire in parodia. Ci sono regole specifiche, quasi matematiche per là comicità. Devi poi aggiungere la naturalezza ovviamente. Il drammatico è più interiore e segue dei tempi che puoi dare tu, attore /attrice, tempi che ti occorrono per piangere o per trovare l’emozione interiore da comunicare. E ovviamente non deve mancare la verità del sentimento da comunicare Quindi sono entrambi stimolanti, ma forse i ruoli comici hanno un effetto più immediato, sia sul pubblico che sull’attore. Se la battuta funziona si ride tutti.

Hai indossato le vesti di Tiziana Palumbo nella celebre serie Gomorra, ci racconti quest’esperienza?

Tiziana Palumbo e l’esperienza di Gomorra sono state la mia vera e prima esperienza cinematografica. Ho imparato tantissimo e ho condiviso il set con colleghi fantastici. Io volevo fare Gomorra, lo desideravo tanto. La prima stagione arrivai in finale per il ruolo della moglie di Ciro. La seconda serie non feci provini perché non avevo un’agenzia. La terza volta fui presa ma rinunciai perché in contemporanea fui scelta da Mario Martone per il Sindaco del Rione Sanità e le cose non coincidevano. La quarta stagione è stata la definitiva. È arrivata la mia amata Tiziana. Mi piaceva il fatto di interpretare un personaggio diverso, non la classica camorrista, i cosiddetti colletti bianchi, che sono comunque da non salvare.

Hai interpretato un monologo a teatro, “Mamma mà”, lì dove il tema centrale è proprio la difficoltà della maternità al giorno d’oggi. Ecco, quanto è difficile oggi essere ad esempio una mamma lavoratrice? E poi, perchè esiste ancora questa chiusura mentale della società dove ad un colloquio di lavoro una donna viene “cestinata” solo perchè magari è anche una mamma?

Il monologo mamma,ma’ che ormai porto in giro da 5 anni, è il mio gioiellino. È uno spettacolo delizioso, divertente che però lancia molti spunti di riflessione. Attualmente essere una madre e una lavoratrice è complicatissimo, è tutto frenetico e non ci sono i supporti giusti. Anche il mio compagno è un attore e abbiamo orari assurdi tra me e lui, facciamo salti mortali e grande collaborazione per garantire a nostro figlio una vita serena e regolare. Con l’aiuto dei nonni di due babysitter riusciamo a gestire la cosa, almeno ci proviamo. Non credo sia giusto escludere una donna perché madre o desiderosa di esserlo. Più che altro bisognerebbe consentire alle aziende di avere nidi al loro interno cosicché una madre e un padre possano portare i figli. Non si dovrebbe parlare di maternità ma di famiglia. È un evento che coinvolge anche gli uomini. Oggigiorno la figura del papà è cambiata, rispetto all’epoca di mio padre. Il mio compagno è autonomo, gestisce il bambino a 360 gradi dalla preparazione del pasto alla ninna. È necessario.

Tiziana, Rosa, Armida Barracano ( quest’ultima in “ Il Sindaco del rione Sanità” ), tre donne legate in un certo senso alla malavita, tre donne magistralmente interpretate da te: quale di questi personaggi lo senti più “tuo”?

Sono tre donne pazzesche. Le ho amate subito. In ognuna di loro c’è qualcosa di me. Cerco sempre un punto in comune con i personaggi che interpreto, per dare quella verità di cui ti parlavo. Tiziana e io avevamo in comune la determinazione e il desiderio di farcela. Anche con Rosa ho in comune questo desiderio e la capacità di essere una donna pratica , che non si perde in chiacchiere o si lascia andare alla lamentela. Con Armida invece l’amore per la famiglia, il senso di appartenenza.

Parliamo di Un Posto al Sole. Rosa Picariello, una donna semplice, di umili origini e che fa anche enormi sacrifici per restare nell’onestà ed essere da esempio per suo figlio: quanto c’è di Rosa in Daniela?

Rosa è un diamante grezzo. Quando ho letto la scena del provino pensai questo. È una che se sbaglia chiede scusa, spigolosa a causa del posto in cui è nata e cresciuta e dei tanti sacrifici che fa. Sola, in amore non è corrisposta e con un figlio. Di sicuro non ho avuto una vita difficile come la sua, e non sono così spigolosa, anzi sono molto solare e tendenzialmente affabile. Ma nel suo essere tosta,sì, mi ci rivedo.

Tantissimi fans della soap ti stanno celebrando come nuova stella, un nuovo punto fermo: cosa ne pensi?

Lo vivo come una grande responsabilità. Non immaginavo che piacesse così tanto e ovviamente sono grata a tutti. Ricevo dei messaggi meravigliosi che mi riempiono il cuore di gioia. Mi sento responsabile e spero di non deludere i fans. Darò sempre tutta me stessa per interpretare le storie di Rosa al meglio.

Altra domanda di routine, marzulliana, che in passato ho rivolto anche a tuoi colleghi: fatti una domanda e datti una risposta!

La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio? Tutte e due. La vita è imprevedibile proprio come i sogni, non sempre abbiamo il controllo di ciò che accade, ma avere un sogno, un obiettivo da realizzare di sicuro può dare quella spinta e determinazione, nei momenti difficili, per tirare fuori la grinta e andare avanti.

Ultima domanda, scontata ma ovvia: progetti per il futuro?

Per il futuro tanto teatro, Un Posto al Sole , Mare Fuori 4 ( sempre nel ruolo della madre di Silvia ) e poi chissà …

 

Stavolta davvero ho “tempestato” di domande la mia interlocutrice, ma ne valeva la pena, è davvero raro trovare una persona disponibile e di vero cuore come Daniela, la nuova stella nel firmamento del teatro e del cinema italiano. Ad maiora Daniela.