Il valore sociale e salvavita della chirurgia dell’obesità al XXXI congresso nazionale SICOB

0
247
Il valore sociale e salvavita della chirurgia dell’obesità al XXXI congresso nazionale SICOB

La chirurgia dell’obesità non vuole soddisfare capricci estetici ma mira a recuperare la salute del paziente e spesso è un vero e proprio intervento salva-vita. Gli esperti SICOB confidano anche nell’aiuto dei media per trasmettere i giusti messaggi ai potenziali pazienti bariatrici. Il Congresso si svolgerà dal 29 al 30 agosto alla Mostra d’Oltremare per poi cedere il “testimone” al Congresso Mondiale di chirurgia dell’obesità dell’IFSO, di cui la SICOB è una delle società fondatrici

Il fatto che il XXXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia dell’obesità e delle malattie metaboliche si accompagni al XXVI Congresso Mondiale dell’IFSO (International Federation for the Surgery of Obesity and Metabolic Disorders) deve farci riflettere sul peso scientifico raggiunto dalla SICOB, che è una delle Società fondatrici dell’IFSO e che non ha nulla da invidiare alle eccellenze internazionali che a fine agosto si riuniranno a Napoli per il congresso Mondiale della Chirurgia dell’Obesità”. Così il Prof. Mario Musella, Presidente del XXXI Congresso Nazionale della SICOB, Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e Malattie Metaboliche e Professore Ordinario di Chirurgia Generale presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Scienze Biomediche Avanzate. La SICOB, presieduta dal Prof. Marco Antonio Zappa, si riunirà infatti a Napoli il 29 e 30 agosto 2023; subito dopo cederà il testimone al Congresso Mondiale dell’IFSO.

La “due-giorni napoletana” della SICOB intitolata Bariatric Journey verte sull’importanza sociale della chirurgia bariatrica; questo perché, ribadisce il Prof Musella, l’intento è restituire al paziente uno status di salute ottimale ed una ritrovata qualità di vita: “Quanta sofferenza, quante aspettative, quanta voglia di cambiare la propria esistenza ci vengono trasmesse dai nostri pazienti. Crediamo quindi sia nostro dovere fornire a tutti loro percorsi chiari, sicuri e codificati”.

Il valore sociale e salvavita della chirurgia dell’obesità al XXXI congresso nazionale SICOB
MARCO ANTONIO ZAPPA PRESIDENTE SICOB

Per questo motivo, prosegue Il Prof. Marco Antonio Zappa,  la SICOB desidera trasmettere un messaggio importante al pubblico e per farlo chiede aiuto ai mezzi di informazione: “Il triste titolo ‘muore per dimagrire’ che purtroppo a volte ci capita ancora di leggere, può destabilizzare quei pazienti che invece vorrebbero affidarsi con fiducia a noi; al tempo stesso rischia di essere fuorviante nei confronti dell’impegno dei tanti professionisti seri che ogni giorno mettono in gioco la propria esperienza e la propria reputazione per trattare quello che ci piace definire il cancro del terzo millennio, l’obesità patologica appunto. Sono oltre 6 milioni infatti gli italiani affetti da obesità a cui spesso si associano patologie ad essa correlate: problemi cardiovascolari, ipertensione, diabete mellito di tipo 2; inoltre è ormai consolidato il rapporto che intercorre tra obesità e cancro, e la chirurghia bariatrica riduce in modo statisticamente significativo l’incidenza di tumore”.

Il valore sociale e salvavita della chirurgia dell’obesità al XXXI congresso nazionale SICOB
Prof. Mario Musella, Presidente XXXI Congresso SICOB

Considerando questi presupposti, il Prof. Musella ribadisce l’importanza della corretta informazione al grande pubblico: “E’ fondamentale spiegare, anche grazie all’aiuto dei media, che un’operazione di chirurgia bariatrica non può essere considerata di tipo “estetico”o derivante da un capriccio, perché spesso è un vero e proprio intervento salva-vita; si tratta infatti di una branca molto complessa della chirurgia ed è indispensabile che la SICOb vesta questa materia di tutta l’evidenza scientifica che merita di essere conosciuta e riconosciuta da tutti. Non a caso infatti il Congresso si aprirà con una sessione dedicata all’importanza del saper dire “no” ad un intervento dopo una valutazione attenta del paziente, segno inequivocabile della scrupolosità dei professionisti che animano questa branca così spesso sotto i riflettori per fatti di cronaca” .