La gara nazionale Ocean Racing sarà dedicata al giovane musicista Giovanbattista Cutolo, vittima della criminalità.
Sabato 28 ottobre, presso il Circolo Ilva Bagnoli (Via Coroglio 90), si svolgerà la gara nazionale Ocean Racing per Surfski e Outrigger, nel tratto di mare compreso tra Coroglio, Nisida e Posillipo.
Anche il Circolo Ilva Bagnoli e il mondo dello sport hanno voluto ricordare Giovanbattista Cutolo, giovane musicista della Nuova Orchestra Scarlatti assassinato due mesi fa, dedicandogli il Trofeo “Giovanbattista Cutolo” nell’ambito di questa competizione nautica. La gara è stata organizzata dal Circolo Ilva Bagnoli sotto l’egida della Federazione Italiana Canoa Kayak, con il supporto di Napoli Surfski e il patrocinio del Comune di Napoli. Hanno inoltre contribuito Libera, Marevivo e CSI Gaiola.
“Il Circolo Ilva Bagnoli è da sempre promotore di eventi sportivi nell’ambito di varie discipline – sottolinea Giovanni Capasso, presidente del Circolo – Stavolta abbiamo voluto dedicare questa gara riservata a Surfski e Outrigger a una giovane vittima della criminalità; l’assassinio di Giovanbattista è un tragico evento che ha sconvolto tutti i napoletani. I soci e il direttivo del nostro sodalizio vogliono manifestare la propria solidarietà ai genitori del giovane scomparso, a Gaetano Russo direttore della Nuova Orchestra Scarlatti e a tutti i musicisti amici di Giovanbattista che hanno diviso con lui tanti concerti. La musica e lo sport sono due mezzi di vitale importanza per una sana formazione dei giovani “.
La Federazione Italiana Canoa Kayak condivide pienamente questa volontà “ La piaga sociale della criminalità giovanile potrebbe essere contrastata in maniera efficace attraverso la pratica sportiva. – afferma Sergio Avallone, consigliere federale e vice presidente Coni regionale – Lo sport può salvare tanti giovani a rischio, evitando che possano precipitare nell’abisso della crimininalità; sono già stati ottenuti risultati positivi in questi ultimi anni grazie agli sforzi delle federazioni e dei circoli. Il problema più grave è costituito dalla mancanza di supporto da parte degli enti pubblici; siamo spesso costretti a operare da soli, senza mezzi adeguati. Si parla tanto di riscatto sociale nei convegni ma poi le Istituzioni non investono risorse per iniziative destinate alla formazione sportiva dei giovani, in particolare di quelli che vivono in contesti sociali negativi “.