Legends, Muro: “Barcellona dà ai giovani libertà di sbagliare e si ritrova campioni, il Napoli manda Gaetano a Cagliari”

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Legends, Muro: "Barcellona dà ai giovani libertà di sbagliare e si ritrova campioni, il Napoli manda Gaetano a Cagliari"

E’ andata in onda giovedì 14 marzo la quinta puntata della seconda edizione della trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, prodotta dalla Media Company Nexting e da Sportface, su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e Napoflix (canale 86), oltre che on demand sulla piattaforma Sportface TV (tv.sportface.it). Con la padrona di casa, Jolanda De Rienzo, in studio i due ex calciatori del Napoli, Alessandro Renica e Raffaele Di Fusco e i loro ospiti, che per questa puntata sono stati Bruno Giordano, storico componente della MaGiCa con Maradona e Careca, e Ciro Muro, l’altro dieci, la cosiddetta “riserva” del Pibe de oro.

“In occasione del primo gol preso dal Barcellona, Juan Jesus sarebbe dovuto uscire subito, con la seconda linea che sarebbe rimasta a coprire. Io ho sempre detto ai miei ragazzi che è vero che la difesa deve difendere la porta, ma se gli avversari non vengono ad attaccare lo spazio, io resto in posizione. E quando segna il Barcellona, i difensori del Napoli sono già fuori posizione, tutti troppo dietro. Queste sono partite che non puoi sbagliare, invece Osimhen lo ha fatto. Giocava contro una squadra di giovani e avrebbe potuto e dovuto fargli male. I giovani del Barcellona? A loro si concede massima libertà e fiducia, anche a costo di sbagliare. Oggi in Italia, in una scuola calcio, se uno dribbla un po’ di più viene ripreso e questo è sbagliato perché si perde la libertà di giocare”, queste le dichiarazioni di Ciro Muro nel corso della quinta puntata della seconda edizione della trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, prodotta dalla Media Company Nexting e da Sportface, in onda su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e Napoflix (canale 86), oltre che on demand sulla piattaforma Sportface TV (tv.sportface.it).

“Una ‘cantera’ a Napoli? In Campania ci sono tanti ragazzi interessanti, ma le scuole calcio li affidano alle squadre del Nord, perché spesso queste arrivano con offerte più alte. Io ho lavorato quattro anni nel Napoli nell’era De Laurentiis. Avevo Insigne e parecchi ragazzi che hanno fatto la Serie A, ma molti sono stati costretti ad andare via. Invece giocare con i grandi campioni fa crescere. Se li mandi in un’altra categoria inferiore e non emergono segni la loro fine. Gaetano è un esempio. Nasce nel settore giovanile del Napoli, fa bene a Cremona, perché non dargli la possibilità di giocare a Napoli? Invece lo mandi a Cagliari, dove sta dimostrando le sue qualità. Il problema è che a 18 anni in Italia nella maggior parte dei casi si fa ancora la Primavera, mentre nel Barcellona si gioca la Champions a 16 anni”,  ha proseguito l’ex calciatore del Napoli nel suo intervento a Legends.

“Inter-Napoli? In questo momento i nerazzurri fanno paura, giocano un gran calcio, mentre il morale del Napoli è a terra, ma la squadra dovrà reagire. Maradona? Era una persona semplice. Ti aiutava, scherzava con tutti. Ti faceva stare bene. Amava molto i cosiddetti gregari, perché sapeva la fatica che facevano anche per lui. E questo consiglio l’ho portato con me sempre nella mia carriera. Con l’Atalanta una volta segnai su un suo assist e pensate che lui esultò anche più di me per la felicità”. Ha concluso, infine, Muro.